10 libri femministi da regalare a Natale
10 libri femministi da regalare a Natale. Quest’anno sotto l’albero potreste far trovare come regalo a una donna, ma soprattutto ad un uomo, un ottimo libro sul femminismo, tema più che mai attuale.
Per aiutarti nella scelta, questa selezione offre testi che affrontano questioni attuali, dalla disparità di genere in ambito sanitario al trattamento ingiusto sul lavoro. Scopriamo, dunque, dieci libri femministi essenziali che spaziano dalle radici del movimento alle riflessioni più recenti sul futuro.
Le portavoce
Ogni libro di questa selezione offre una panoramica sulle diverse fasi del femminismo, presentando scritti di alcune delle portavoce più prolifiche del movimento da Chimamanda Ngozi Adichie a Simone de Beauvoir e Michela Murgia.
Sebbene questa lista non sia esaustiva, rappresenta un fertile punto di partenza per chiunque desideri approfondire la propria comprensione del femminismo. Considera questa selezione di lettura come il primo passo per educarti ed essere un alleato miglior alleato per le donne di tutto il mondo.
- Cara Ijeawele ovvero Quindici consigli per crescere una bambina femminista di Chimamanda Ngozi Adichie
“Dovremmo essere tutti femministi” è probabilmente lo scritto più famoso di Chimamanda Ngozi Adichie sul femminismo, ma “Cara Ijeawele” è altrettanto degno di nota. Creato come una lettera a un’amica che chiedeva aiuto su come crescere una figlia femminista, il libro comprende 15 consigli pratici. La voce schietta, saggia e calda di Adichie arriva al cuore di cosa significa essere una donna oggi.
- “Il mito della bellezza” di Naomi Wolf
«Le donne si sentono libere?» si chiede Naomi Wolf nell’introduzione a questo classico del pensiero femminista. Pubblicata per la prima volta nel 1990, la polemica di Wolf sul legame tra potere femminile e bellezza è ancora più attuale che mai e rimane un testo fondamentale.
Discute del “mito” secondo cui le donne possono essere accettate nella società solo se sono belle, e di quanto mutevoli e sempre più irrealistici questi standard di bellezza siano diventati nel tempo.
Le sue parole sono più preveggenti che mai, soprattutto se consideriamo che sono state scritte prima dell’avvento dei social media e della costante raffica di immagini irraggiungibili dell’attrattiva femminile
- “Cattiva femminista” di Roxane Gay
Nel libro, Gay alterna l’analisi politica e sociale alle confessioni più intime (il suo disturbo alimentare, uno stupro subito). Il linguaggio semplice e diretto segna l’urgenza di un femminismo che si sganci dalla teorizzazione.
E inizi a entrare veramente a far parte della vita delle donne, anche se in modo difettoso e imperfetto. L’importante, secondo Gay, è proprio questo: evadere dai dettami generici e calibrare su di sé il proprio modo di essere femministe.
- “Il tuo silenzio non ti proteggerà” di Audre Lorde
Audre Lorde è una delle scrittrici più stimolanti del XX secolo. “Il tuo silenzio non ti proteggerà” è una raccolta imperdibile dei suoi saggi, prosa e poesia, che infilza e analizza la realtà della femminilità e, in particolare, della femminilità nera. Le sue parole sono mozzafiato e questa collezione è un punto di partenza fondamentale quando ci si avvicina al femminismo intersezionale.
- “Il secondo sesso” di Simone de Beauvoir
Un testo femminista fondamentale, il trattato rivoluzionario di Simone de Beauvoir sulla condizione della donna è una lettura essenziale. Pubblicato originariamente nel 1949, presentava una storia ampiamente studiata del trattamento delle donne e del loro status attuale nella società.
All’epoca fu bandito dal Vaticano e divenne l’ispirazione per il femminismo della seconda ondata che avrebbe dominato il movimento delle donne degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso.
- “Manuale per ragazze rivoluzionarie. Perché il femminismo ci rende felici” di Giulia Blasi
In questo manuale elettrizzante Giulia Blasi analizza le situazioni che le donne quotidianamente vivono e offre consigli pratici e concreti per mettere in atto un femminismo pieno di ottimismo e spirito di collaborazione, che possa renderci tutti più felici.
- “Donne, razza e classe” di Angela Davis
Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro, infatti, che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe.
La lezione principale dell’autrice è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco.
Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
- “Bastava chiedere! Dieci storie di femminismo quotidiano” di Emma
Storie insieme esilaranti e tremendamente serie. Un fumetto femminista che ogni donna dovrebbe leggere. Per una lettura leggera, ma consapevole.
- “Perché il femminismo serve anche agli uomini” di Lorenzo Gasparrini
Un autore maschile che ci illustra come il principale inganno che la società crea nei pensieri e nei gesti degli uomini è l’illusione della loro libertà. Gli uomini non si riconoscono come vittime di stereotipi o costrizioni.
La cultura dominante dice che c’è un solo modo di essere uomini. Ma la verità è che esistono tanti modi di essere uomini, e sono tutti migliori di questo. L’autore ci propone un’alternativa a partire dalle riflessioni fondamentali dei movimenti femministi.
La maggior parte dei problemi personali, relazionali, professionali che gli uomini hanno derivano da quello stesso sistema patriarcale e gerarchico che i femminismi per anni hanno descritto e analizzato. E ci mostra come questi possano essere utili anche agli uomini per riconoscere e decostruire le dinamiche di forza che li costringono in questa situazione.
- “Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più” di Michela Murgia
Non poteva mancare, a chiusura della lista, Michela Murgia. L’autrice, venuta a mancare prematuramente lo scorso 10 agosto, ci spiega come di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva.
Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse.
Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno. Della stessa autrice è consigliata anche la lettura di: God Save the Queer. Catechismo femminista.
Femminismo sotto l’albero
Questa selezione di libri offre una prospettiva approfondita sulla complessità del movimento femminista, consentendo a chiunque desideri impegnarsi di intraprendere un viaggio educativo. Oggi, più che mai, queste letture sono utili strumenti per comprendere il mondo in cui viviamo.
Paola De Palma