12 regioni a “rischio alto”. 5 da domenica 10 saranno zona arancione

Redazione
12 regioni a “rischio alto”. 5 da domenica 10 saranno zona arancione

12 regioni a “rischio alto”. 5 da domenica 10 saranno zona arancione. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio.

Passano in area arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto. Per Brusaferro, l’incidenza dei casi in Italia si attesta “a 166 casi per 100mila abitanti nei 7 giorni, ricordo che la soglia per passare dalla mitigazione al controllo dell’epidemia è sotto i 50.

Il Veneto ha una incidenza molto elevata, ma tutte le Regioni si muovono in un range tra 100-200 casi ogni 100mila abitanti”. “Si osserva un peggioramento nel Paese e la gran parte delle regioni italiane si sta è sopra Rt 1.

Questo è un elemento che deve spingerci alla massima attenzione nelle misure da adottare e che deve portarci a comportamenti rispettosi per evitare una ricrescita”. Lo ha affermato Silvio Brusaferro.

L’età di chi muore è costante

“L’età mediana di chi decede rimane costante. Conferma che sono persone più anziane e fragili, è un dato che può essere utile per interpretare i dati quotidiani sulle incidenze”, ha aggiunto.

“L’Rt a livello italiano è 1,03”, ha sottolineato il presidente dell’Iss. “In tutte le regioni la situazione del contagio è superiore in qualche modo alla soglia per poter passare dalla fase di mitigazione, che vuol dire adozione di misure sociali diffuse a quella, invece, di controllo”.

Curva costante, molti asintomatici

“La curva che riporta l’età mediana delle persone positive al virus, rimane sostanzialmente costante nel tempo: leggermente sotto i 50 anni. La tipologia di chi contrae l’infezione continua ad essere più o meno la stessa.

Così come rimane abbastanza costante il fatto che la maggioranza delle persone che sono identificate come positive sono asintomatiche o sono pauci-sintomatiche”, spiega Silvio Brusaferro.

“Le persone che hanno una sintomatologia lieve sono un terzo. E una parte fortunatamente minoritaria ha una sintomatologia di tipo severo o critico. Dobbiamo pensare però che, seppure minoritaria, si tratta di numeri piuttosto alti, quindi coinvolge molte, molte persone”, ha aggiunto.

Locatelli: primi per vaccini

“Oggi abbiamo 413mila vaccinazioni, l’Italia è ai vertici nel continente europeo, ieri siamo andati vicini ai 90mila vaccini”. Così il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.

“Nella sola giornata di ieri sono vaccinate quasi 90 mila persone. E’ un dato assai importante da sottolineare, che documenta la nostra capacità di vaccinare un numero elevato di persone”.

“Oggi l’Ue ha annunciato che ci saranno 300 milioni di dosi di vaccino Pfizer in più e il 13,46% sarà destinato all’Italia e questo rassicura rispetto alle dosi che avremo nel corso dell’anno”, ha detto ancora Locatelli.

“E’ fondamentale continuare a mantenere comportamenti individuali responsabili e adottare misure di contenimento. Ma ora abbiamo anche i raggi di luce che filtrano dalla prospettiva della campagna vaccinale”.

L’analisi dell’Istituto superiore di sanità

Sono 12 le Regioni “a rischio alto questa settimana”, mentre la scorsa settimana nemmeno una era in questa situazione. Sono la Lombardia e il Molise, seguite dalla Calabria le regioni con il valore dell’Rt puntuale più alto.

E’ quanto risulta dai dati del monitoraggio del ministero della Salute e Iss al 5 gennaio 2021 e relativi alla settimana 28/12/2020-3/1/2021. Otto Regioni, si legge nel report, sono “a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso”.

Indici Rt per regione

Tre Regioni (Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel valore inferiore, “compatibile quindi con uno scenario di tipo 2”, altre 6 (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta) lo superano nel valore medio, e altre quattro lo raggiungono (Puglia) o lo sfiorano (Lazio, Piemonte e Veneto).

Questo il quadro degli indici Rt di tutte le Regioni: Abruzzo 0.9, Basilicata 0.83, Calabria 1.14, Campania 0.83, Emilia Romagna 1.05, Friuli Venezia Giulia 0.91, Lazio 0.98, Liguria 1.02, Lombardia 1.27.

Marche 0.93, Molise 1.27, Provincia di Bolzano 0.81, Piemonte 0.95, Provincia di Trento 0.85, Puglia 1, Sardegna 1.02, Sicilia 1.04, Toscana 0.9, Umbria 1.01, Valle d’Aosta 1.07, Veneto 0.97.

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