“15mila euro per avere il mio lato B”. Giulia Napolitano sconvolge Giletti
“15mila euro per avere il mio lato B”. Giulia Napolitano sconvolge Giletti. A Non è l’arena parla Giulia Napolitano, modella 21enne che ha frequentato le feste estreme di Roma e Milano da quando aveva 18 anni.
Un canovaccio che prevedeva sempre droga, sesso e umiliazioni: “Chiedevano di appartarsi con me, ma non ho mai accettato”, mette in chiaro la ragazza, in studio davanti a Massimo Giletti.
“L’offerta più alta? 15mila euro per avermi… per il Lato B”. Accanto a lei, Nunzia De Girolamo ascolta e deglutisce in un misto di rabbia e disgusto. “Mi hanno chiesto di passare una notte con un’altra ragazza, ma dormire si parla un’ora, il resto è sesso”.
“Perché non ha mai accettato?”, chiede Giletti. “Perché mi fanno schifo. La mia dignità vale 500 euro, mille euro? Preferisco mangiare pane e cipolla che aprire le gambe e avere la borsa di marca al braccio.
Per quanto penso di essere stata sveglia io, credo di aver corso dei rischi in 80 feste in due anni e mezzo, magari sono stata alla festa di qualche malintenzionato e non facendo uso di droga magari il mio rischio è stato più basso, ma quanto è uscito dal caso di Alberto Genovese mi ha convinto a parlare”.
La ragazza svela i segreti più scabrosi del “bel mondo” italiano. “Ho fatto feste su yacht, barche, ville al mare. Anche una festa privata con due preti in un hotel in centro a Roma, con una decina di invitati”. La ragazza entra nel dettaglio e in studio più di un commentatore ha un sussulto. Quindi la bomba.
Anche preti ai festini
“Come sapeva che erano preti?”, chiede Giletti. “L’aveva detto l’organizzatore della festa. I preti avevano messo tre ragazze stese sul letto, tutte e tre avevano la cocaina sul pube”. Una scena alla Arancia meccanica, che sconcerta Nunzia De Girolamo e Luca Telese.
“A queste feste partecipavano parecchi politici, persone conosciute, giovani e più anziani”, aggiunge Giulia, che ammette di aver partecipato anche a un “evento” di Genovese. “Sono stata una volta a una sua festa, perché una mia amica di Milano era una sua conoscente. Questa ragazza faceva la escort e cercava la droga, e in quella festa la trovava nei piatti”.