200 bombole ossigeno scaduto sequestrate in ospedale Lecce

Redazione
200 bombole ossigeno scaduto sequestrate in ospedale Lecce

200 bombole ossigeno scaduto sequestrate in ospedale Lecce. Un impianto composto da circa 200 bombole con ossigeno scaduto è sequestrato ieri dai Nas nel corso di una ispezione nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Le bombole erano agganciate al sistema di emergenza secondario ma – a quanto si apprende – poiché l’ossigeno è considerato un farmaco a tutti gli effetti.

Quando è scaduto non può essere conservato a meno che non sia riportata l’indicazione ‘farmaco scaduto in attesa di reso’.

“I Nas – precisa la Asl di Lecce in una nota – condividendo la richiesta della direttrice della farmacia del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi, hanno disposto lo smontaggio delle bombole con prodotto scaduto”.

E l’Asl “contesterà alla ditta la inadempienza contrattuale riscontrata”. Le bombole con l’ossigeno scaduto erano in una “rampa mai entrata in funzione nel corso degli anni”.

Questo ha evidenziato l’Asl: con più bombole attivabili solo manualmente da un operatore in caso di estrema urgenza; per non funzionamento del sistema centrale e della rampa di emergenza ad attivazione automatica”.

Cc scoprono 5kg droga nascosti in giardino condominiale Bari

In un giardino condominiale del quartiere Japigia di Bari i carabinieri, con unità cinofile, hanno trovato e sottoposto a sequestro 4,5 chili di hashish; e oltre 200 grammi di cocaina “che sarebbero, di lì a poco – sottolineano gli investigatori – finiti sull’illecito mercato barese”.

Durante la stessa attività di controllo ad alcune palazzine in via Caldarola, è scoperto un 48enne che, alla vita dei militari, ha gettato droga dalla finestra della sua abitazione.

Nell’ambito della successiva perquisizione in casa dell’uomo, i carabinieri hanno trovato anche materiale per pesare e confezionare la sostanza stupefacente, e l’uomo è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina e hashish.

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