A colpi di spranga per rubare rame, quattro arresti a Ivrea

Redazione
A colpi di spranga per rubare rame, quattro arresti a Ivrea

A colpi di spranga per rubare rame, quattro arresti a Ivrea. Stavano fracassando a colpi di spranga una pensilina per rubare del rame; con questa accusa due donne e due uomini sono stati arrestati dalla polizia a Ivrea (Torino).

E’ accaduto all’ingresso dell’ex centro prelievi dell’Asl, in via Di Vittorio 1, oggi in stato di abbandono. All’arrivo della volante c’è un accenno di fuga subito vanificato.

I quattro (due uomini di 36 e 41 anni e due donne, di 36 e 31 anni) sono italiani e risiedono nell’eporediese; sono già noti alle forze dell’ordine.

Gli agenti hanno recuperato una decina di chili di rame già staccati dalla pensilina dell’edificio. I quattro dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Per il trentaseienne è stato emesso anche il foglio di via obbligatorio dal Comune di Ivrea.

Sindaco Borgosesia su arresto, servizi sociali ci aiutino

“Ennesimo furto con scasso nella notte ai danni di un noto ristorante borgosesiano, ennesimo arresto riguardante la stessa persona, un minorenne di Gattinara che già nei giorni scorsi aveva fatto razzia in altri bar e attività della nostra città”.

A raccontare il caso è Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia (Vercelli), con un post su Facebook in cui chiama in causa la giustizia minorile e i servizi sociali.

“Nel ringraziare il comando di stazione dei carabinieri di Borgosesia guidati dal reattivo Antonio Marini che è una certezza sul territorio e anche questa volta ha risolto il caso in poco tempo – scrive Tiramani – mi chiedo due cose.

Perché il tribunale dei minori non prende provvedimenti verso questo ragazzo? Anche a sua tutela. Perché i servizi sociali di riferimento, Consorzio Casa di Gattinara non ci aiutano? Eppure abbiamo comunicato il nostro disagio tante volte. Devo pensare anche io che alcuni Consorzi non vogliano risolvere i problemi di loro cittadini solo perché domiciliano altrove? Se fosse così, sarebbe veramente grave”.

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