Abusi sessuali su una paziente, arrestato dipendente Asp di Enna

Redazione
Abusi sessuali su una paziente, arrestato dipendente Asp di Enna

Abusi sessuali su una paziente, arrestato dipendente Asp di Enna. La Polizia di Stato di Enna ha eseguito una misura cautelare per violenza sessuale e tentata violenza privata su disposizione della Procura della Repubblica di Enna diretta da Massimo Palmeri.

La Squadra Mobile, coordinata dal pm Stefania Leonte e diretta dal vicequestore aggiunto Antonino Ciavola, “ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di un ausiliario a tempo indeterminato dell’Asp di Enna”.

L’indagato, un dipendete dell’Asp di Enna, “approfittando delle condizioni di vulnerabilità della vittima e della sua posizione, anziché prendersi cura di una giovanissima degente, ha abusato sessualmente di lei”.

La segnalazione pervenuta dai medici del reparto è stata subito esaminata dalla Polizia di Stato che in pochi giorni ha chiuso le indagini trovando dei riscontri “oggettivi rispetto alle dichiarazioni della ragazza”. L’indagato ha anche tentato, con la minaccia, di costringere la vittima a ritrattare.

Catania, maxi rissa dopo insulti sui social: grave 26enne

I Carabinieri di Aci Sant’Antonio, nel catanese, hanno denunciato 13 persone di età compresa tra i 20 e i 56 anni; responsabili a vario titolo di una violenta rissa scoppiata la sera dello scorso 29 marzo nella quale avuto la peggio un 26enne.

Il giovane è tutt’ora ricoverato in terapia intensiva, dopo aver subito un delicato intervento chirurgico nell’ospedale Cannizzaro di Catania. I Carabinieri hanno sequestrato 2 mazze da baseball, 1 sfollagente e 1 catena utilizzati durante la rissa.

Individuando altresì una telecamera utile alla ricostruzione dei fatti. Sono tuttora in corso accertamenti tesi all’identificazione dei rimanenti partecipanti alla maxi rissa. In particolare, un 20enne di Acireale, trovandosi all’interno del social network ‘Houseparty’, aveva iniziato un’animata discussione con un 16enne di Aci Catena, accusato di essersi ‘imbucato’ nella ‘stanza virtuale’ dove il primo stava messaggiando con degli amici.

La diatriba, costellata anche da inequivocabili insulti, si è ‘spostata’ sulla piattaforma social ‘Instagram’ anche con scambio di messaggi audio dal tenore provocatorio. Quasi al termine della disputa social è intervenuto, in difesa del fratello minore, un terzo soggetto; che ha invitato il maggiorenne di Acireale a ‘chiarire’ la situazione tramite un appuntamento.

Dopo aver preso accordi telefonici circa il luogo e l’ora dell’incontro; il 20enne di Acireale insieme a tre amici si è recato ad Aci Sant’Antonio; e tutti sono stati oggetto di una vera e propria imboscata da parte di numerosi soggetti.

Soggetti che, oltre ad essere muniti di mazze e di una catena, hanno anche lanciato all’indirizzo del 20enne di Acireale una transenna stradale. Quest’ultimo, da parte sua, pronto anche lui alla guerriglia; ha tirato fuori dalla sua auto una mazza da baseball per controbattere ai colpi sferrati dagli avversari. Alla maxi rissa hanno partecipato anche i genitori e uno zio del 20enne di Acireale.

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