Acerra: bimba uccisa dal cane, il papà positivo alla cannabis
L'uomo è ora indagato per omicidio colposo. Avrebbe fumato hashish secondo i primi test tossicologici

Acerra: bimba uccisa dal cane, il papà positivo alla cannabis. L’uomo è ora indagato per omicidio colposo. Avrebbe fumato hashish secondo i primi test tossicologici.
Il padre 24enne della bambina di 9 mesi morta a seguito di un attacco da un pitbull in casa la sera del 15 febbraio, sarebbe risultato positivo ai cannabinoidi, secondo i primi test tossicologici effettuati.
Al momento, tuttavia, il test non offre dettagli riguardo il momento o il luogo in cui la sostanza sarebbe stata assunta. Attualmente è indagato per omicidio colposo, in quanto l’accusa principale è la mancanza di custodia e vigilanza dell’animale.
L’uomo era solo in casa con la bambina al momento dell’incidente, e ha immediatamente portato sua figlia in ospedale non appena si è accorto di quanto accaduto.
Vivevano con due cani
La famiglia, residente nel comune di Napoletano, viveva con due cani, un pitbull di 8 anni e 25 kg, senza il microchip obbligatorio, e un altro cane di piccola statura. Inizialmente, l’uomo aveva raccontato al personale sanitario che sua figlia era stata aggredita da un cane randagio, ma poi ha confessato alla polizia che l’attacco era stato effettuato dal pitbull di famiglia.
Nonostante i primi risultati del test tossicologico indichino un riscontro positivo ai cannabinoidi, il padre ha negato l’uso di cocaina, alcol e oppiacei.
Le indagini
Ulteriori test saranno necessari per confermare questi risultati. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli eventi avvenuti la notte dell’incidente.
L’uomo ha raccontato di non essersi reso conto dell’attacco al momento poiché stava dormendo. La bambina era stata lasciata sul letto matrimoniale, anziché nella culla, intorno alle 22:00 e ritrovata dal padre, viva ma in una pozza di sangue, poco tempo dopo.
Ha quindi corso disperatamente al pronto soccorso. È stato solo successivamente che ha ammesso alla polizia che il pitbull di famiglia era stato l’attaccante.
Questa versione dei fatti è ora sotto indagine. Ulteriori accertamenti stanno anche procedendo riguardo i morsi trovati sul volto e sugli arti della piccola.