Acerra: l’insegnamento di Papa Francesco fatto proprio dal De Liguori
Nei suoi messaggi Papa Francesco ha, tra l'altro, sottolineato che Il dovere di un buon insegnante è quello di amare con maggiore intensità i suoi allievi più difficili
Acerra: l’insegnamento di Papa Francesco fatto proprio dal De Liguori. Nei suoi messaggi Papa Francesco ha, tra l’altro, sottolineato: “Il dovere di un buon insegnante è quello di amare con maggiore intensità i suoi allievi più difficili, più svantaggiati, più deboli.
Gesù direbbe: se amate solo quelli che studiano, che sono ben educati, che meritano, che direte? Qualsiasi insegnante si trova bene con questi studenti. Ce ne sono alcuni che fanno perdere la pazienza, ma quelli dobbiamo amarli di più.”
A conclusione, poi, dell’incontro avuto il 4 gennaio scorso con i docenti dell’Unione Cattolica dei docenti (Uciim) il Papa così si è espresso: “Vi incoraggio a rinnovare la vostra passione per l’uomo – non si può insegnare senza passione! – nel suo processo di formazione, e ad essere testimoni di vita e di speranza. Mai, mai chiudere una porta, spalancarle tutte, perché gli studenti abbiano speranza”.
Questo messaggio del Papa, semplice e profondo, è un richiamo al cuore dell’educazione. Un invito che il Liceo De Liguori di Acerra ha fatto proprio, trasformandolo in pratica “educativa quotidiana”.
In questa scuola, ogni studente è accolto con ”dignità e rispetto” e coloro che vivono difficoltà personali, familiari o scolastiche, non vengono mai lasciati indietro. Ma incoraggiati ad andare avanti e guardare al futuro con fiducia.
Si valorizzano, così, i talenti di ciascuno e si accolgono, con amore, le loro fragilità. L’attenzione ai più deboli non è una “eccezione” ma una scelta educativa, coerente con l’insegnamento che ci ha lasciato Papa Francesco: educare è prima di tutto un atto d’amore.
Maria Laudando
