Acireale, organizzava matrimoni di comodo per permesso di soggiorno: arrestata

Redazione
Acireale, organizzava matrimoni di comodo per permesso di soggiorno: arrestata

Acireale, organizzava matrimoni di comodo per permesso di soggiorno: arrestata.

Su delega di questa Procura, i finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di un’articolata indagine in materia di falsi matrimoni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, hanno eseguito una misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, emessa dal G.I.P. del Tribunale etneo, nei confronti di Manyoma Sandra Patricia, detta “Jessica”, donna di origine colombiana (cl.1974).

Quest’ultima, unitamente ad altri 8 co-indagati, ha concepito e realizzato matrimoni “di comodo”. Consentiva, così, a cittadini extracomunitari irregolari, di ottenere titoli di soggiorno e cittadinanza italiana.

L’indagine, iniziata nel 2018, ha permesso di portare alla luce il sistema frodatorio. A fronte del pagamento di denaro da parte dello straniero irregolare, era organizzato in suo favore un matrimonio con una donna residente in Italia; con tanto di testimoni “a pagamento”; spese di bellezza per la finta sposa e un rinfresco che rendesse più verosimile possibile l’illecita cerimonia.

Unioni senza affetto

Le unioni erano prive di qualsiasi vincolo affettivo tra le parti, le quali non si conoscevano. Addirittura per gli sposi clandestini era spesso richiesto l’intervento di un interprete durante il rito civile, poiché non conoscevano la lingua italiana.

La convivenza nella stessa abitazione era poi portata avanti per il tempo strettamente necessario al superamento dei controlli o addirittura non avveniva; per tutti gli “attori”, inoltre, era prevista l’elargizione di un corrispettivo per l’opera prestata.

In questo sistema, l’indagata, colpita da provvedimento cautelare, rivestiva una funzione chiave, quale “intermediaria” nel procacciamento di stranieri interessati a realizzare la frode, oltre che di risolutrice di ogni profilo logistico connesso alla celebrazione degli eventi.

Al termine delle attività investigative, sono quindi contestati agli indagati, in relazione al ruolo da ciascuno sostenuto, i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, di falsità ideologica in atto pubblico (relativamente all’atto del matrimonio in quanto contratto ab origine con “riserva mentale”) e di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato per gli stranieri clandestini.

Vanessa Miceli

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