Addio al re del panettone e dei gelati milanesi che metteva tutti in fila
Addio al re del panettone e dei gelati milanesi che metteva tutti in fila. Dire se i suoi fossero davvero, come si è sempre detto, tra i panettoni e i gelati migliori di Milano è difficile.
Perché le classifiche della morbidezza e del profumo (per i panettoni) e della cremosità e del gusto (per i gelati) hanno un grado di discrezione assai elevato. Ma c’è un dato certo: davanti alla Gelateria Rossi, prima, e alla Pasticceria Nuova Brianza, poi, c’erano sempre delle file infinite.
Perché i clienti di Giuseppe ‘Pino’ Travaini sapevano che quel tempo speso in coda a Città Studi, il quartiere universitario, valeva attimi di profonda goduria. L’arte l’aveva messa da parte grazie ai genitori negli anni Settanta quando era diventato anche socio di Peck, il salotto dei milanesi golosi.
Poi lui ci aveva messo la fatica. La sveglia alle 5 di ogni mattina, il tragitto in motorino per attraversare la città e le mani nella cucina. Parlava spesso in milanese e “aveva un sorriso perenne”. Al pomeriggio, si addormentava stravolto sulla poltrona.
A una certa età, aveva mollato la gelateria per trasferirsi sulla Riviera ligure. Mare, clima mite, eppure dopo un paio d’anni il demone della pasticceria lo ha aveva scosso e spinto a tornare con un nuovo negozio, assieme alle due figlie.
E di nuove code e code finché i gelatai della zona gli avevano dichiarato la ‘guerra dei coni’ sostenendo che in base a una legge sulla concorrenza non potesse per 5 anni rimettersi a produrre gelati.
Spariti quelli, sono rimaste le file e l’amore per le sue prelibatezze. È morto in un incidente stradale a 81 anni, mentre tornava dal commercialista. (Fonte Agi)
Scala: entusiasmo virtuale, ’emozionante serata’
Le uniche note di disappunto sono arrivate da qualche appassionato scaligero all’estero, che pare abbia incontrato un po’ di difficoltà a guardare lo spettacolo. “A Budapest, il programma non è disponibile su Rai Uno, né su Facebook! Che delusione immensa’, ha scritto Eleonore L.
Ma la stragrande maggioranza del pubblico virtuale ha seguito la prima scaligera, a porte chiuse, ma allargata al mondo, con grande entusiasmo. Lo show ‘A riveder le stelle’, che ha sostituito in cartellone l’opera ‘Lucia di Lammermoor’, posticipata per Covid, ha suscitato solo commenti positivi.
Messaggi di emozione di personaggi noti, mischiate a quelli di gente comune. “Piangere in cucina mentre friggi e guardi la prima alla scala. Fatto”, ha twittato il conduttore Nicola Favino.
“Sono orgoglioso che la Lettonia sia rappresentata da tre eccellenti e bellissimi cantanti: Elina Garanca, Kristina Opolais e Marina Rebeka – ha postato Iveta R. – . Il concerto è superbo! Sto ascoltando a Radio Klasika Lettonia. Grazie Teatro alla Scala per questa delizia”.
“Ottima iniziativa. Viva l’Italia – ha scritto Franco A. – ancora una volta Noi al centro del mondo per cultura e tradizione”. A parte qualche commento campanilistico o di chi non ha apprezzato le scenografie, lo spettacolo ha superato tutte le prove.