Adriano Di Lorenzo e Renato Maestrini morti nella caccia al cinghiale
I due, in località diverse, sono stati colpiti da due colpi di fucile e per entrambi si sono dimostrati inutili i soccorsi. In corso indagini sui due casi mortali
Adriano Di Lorenzo e Renato Maestrini morti nella caccia al cinghiale. I due, in località diverse, sono stati colpiti da due colpi di fucile e per entrambi si sono dimostrati inutili i soccorsi. In corso indagini sui due casi mortali.
Il tragico bilancio delle battute di caccia del 22 novembre 2025 in Toscana ha visto due vittime, entrambe colpite accidentalmente da colpi di fucile in due località diverse.
Adriano di Lorenzo
Adriano Di Lorenzo, 69 anni, è deceduto sul colpo durante una caccia al cinghiale in provincia di Pistoia, in una battuta collettiva con trenta cacciatori.
Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi e dell’elicottero Pegaso, non è stato possibile salvarlo. Le autorità locali hanno avviato indagini per chiarire l’origine del proiettile e la dinamica dell’incidente.
Renato Masserini
Parallelamente, Renato Maestrini, ottantenne conosciuto come “Cinghialaio” per la sua lunga esperienza, è stato anch’egli fatalmente colpito in provincia di Grosseto durante una battuta di caccia in località Tirli.
L’autore dello sparo, un giovane di 30 anni, è stato ricoverato per stress post-traumatico. Anche qui la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, mirando a ricostruire l’esatta dinamica.
Questi eventi sottolineano l’importanza di una maggiore sicurezza e consapevolezza nelle attività venatorie, per evitare tragedie evitabili.
La solidarietà verso le famiglie colpite e l’impegno delle autorità a fare chiarezza sono fondamentali per garantire un futuro in cui la passione per la caccia si possa vivere con responsabilità e rispetto della vita.
Un monito a tutti per alzare il livello di attenzione e prevenzione in ogni momento, perché ogni vita è preziosa e ogni sfida può essere affrontata con coraggio e prudenza.
