Aereo militare precipita in montagna: uno dei piloti è morto

Redazione
Aereo militare precipita in montagna: uno dei piloti è morto

Aereo militare precipita in montagna: uno dei piloti è morto. Un jet militare è caduto sul monte Legnone a Lecco. L’incendio in volo, poi lo schianto. Morto uno dei due piloti

Incidente aereo, il jet militare in volo di addestramento si è schiantato sulla cima più alta della provincia di Lecco, il monte Legnone, 2.600 metri di quota. I piloti si sono paracadutati: uno trovato morto, l’altro portato in salvo, ricoverato con trauma facciale

La colonna di fumo

Un aereo militare è precipitato questa mattina poco prima di mezzogiorno sul monte Legnone, la cima più alta della provincia di Lecco, a 2.600 metri di quota, nei pressi dell’abitato di Pagnona.

Il jet si sarebbe incendiato in volo, per poi schiantarsi al suolo. In molti nella zona di Colico hanno visto la «palla di fuoco» solcare il cielo lariano per poi precipitare sulla cima del Legnone, al confine con le province di Sondrio e Bergamo.

Il forte boato è stato percepito distintamente in tutta la zona. Una densa nube nera si è alzata dalla vetta della montagna, ben visibile a diversi chilometri di distanza.

Morto uno dei piloti, salvo l’altro

I piloti, entrambi collaudatori di Leonardo Spa e aziende private, uno italiano e uno britannico, si sono paracadutati. L’italiano — collaudatore che da quanto si apprende era noto con il nome di «Prova 3» — è stato individuato poco dopo su un «balcone» di roccia.

Recuperato in fondo a un canalone, è stato portato in salvo ed è ricoverato con un trauma facciale. L’altro, di nazionalità inglese, purtroppo è stato trovato morto. Era un esperto di volo che si stava specializzando proprio sul pilotaggio dell’M346.

L’aereo un Aermacchi M346

L’aereo, un Alenia Aermacchi T-346A di Leonardo, era partito dalla base di Venegono (Varese). Secondo le prime informazioni era di colore azzurro con il muso nero, aveva una ventina di ore di volo ed era in pre-consegna.

Il jet stava facendo quindi un volo prima della consegna alle forze militari. Il caccia non apparteneva ancora ufficialmente all’Aeronautica italiana. Fonti spiegano che il velivolo stava effettuando un volo di collaudo in uno spazio aereo militare dedicato nella parte superiore del lago.

Secondo la nostra Aeronautica il bireattore T-346A è l’addestratore pre-operativo più avanzato oggi esistente al mondo: comandi completamente digitali, apertura alare di 9,7 metri, il jet può raggiungere una velocità massima di 1.090 chilometri orari volando a bassa quota.

Il tracciato del volo

Il jet militare compare sui siti di tracciamento alle 11.16 a Sud-Ovest di Como. Tira dritto verso il lago e le vette della zona virando quando si trova tra Morbegno e Sondrio sette minuti dopo muovendosi a 7.300 metri di altitudine e a una velocità di 222 chilometri orari.

Qui nell’area inizia a effettuare una serie di giri tra il lago e le montagne per poco più di in quarto d’ora. È in questa zona — o meglio: tra le cime — che verso le 11.40 e 30 secondi l’aereo fa perdere le sue tracce radar perché si è schiantato.

I soccorsi

Sul posto sono intervenuti due elicotteri di Areu da Como e da Milano, due ambulanze, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Il primo elicottero è atterrato a Dervio (Lecco), il secondo ha subito iniziato a perlustrare la zona, fino ad arrivare all’avvistamento del pilota superstite e del corpo dell’altro. Sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco di Lecco e Sondrio.

L’azienda

«Oggi intorno alle ore 12 è avvenuto un incidente aereo che ha coinvolto un velivolo M-346, precipitato nei pressi di Como, nella zona sopra Colico (Monte Legnone)», conferma Leonardo in una nota.

«I mezzi di soccorso sono all’opera e Leonardo, come da prassi, ha immediatamente istituito una commissione interna per l’accaduto. Le cause dell’incidente sono in fase di accertamento.

A seguito dell’intervento delle unità di soccorso purtroppo è stato constatato, nonostante la manovra di eiezione, il decesso di uno dei due piloti per cui Leonardo esprime il suo più profondo cordoglio. Leonardo si riserva di fornire nelle prossime ore ulteriori aggiornamenti sull’accaduto». (milano.corriere.it)

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