Agguato nel Cosentino, atti potrebbero andare a Dda Catanzaro

Redazione
Agguato nel Cosentino, atti potrebbero andare a Dda Catanzaro

Agguato nel Cosentino, atti potrebbero andare a Dda Catanzaro. Potrebbero presto passare alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro le indagini sull’omicidio di Giuseppe Gaetani, di 50 anni, di Cassano allo Ionio, ucciso ieri sera in un agguato compiuto in contrada “Pantano Rotondo”, a pochi metri dalla strada provinciale Cassano-Sibari.

Per il momento le indagini dei carabinieri sono coordinate dal Pubblico Ministero della Procura di Castrovillari Mauron Gallone, ma a breve potrebbe inserirsi la Distrettuale per le frequentazioni che Gaetani aveva.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era considerato dagli investigatori molto vicino a Leonardo Portoraro, ritenuto uno dei boss della ‘ndrangheta della Sibaritide, assassinato a colpi di Kalashnikov e pistola il 6 giugno 2018 a Villapiana mentre era seduto a un tavolino davanti a un ristorante.

Gaetani, secondo quanto si è appreso, è raggiunto da colpi di pistola calibro 9 in diverse parti del corpo. L’agguato, secondo una prima ricostruzione, si è consumato mentre la vittima si trovava alla guida della sua Bmw, davanti al cancello della sua abitazione, per fare ritorno a casa.

A sparare sarebbe una sola pistola, probabilmente impugnata da un uomo a bordo di un’altra auto. Il cinquantenne è immediatamente soccorso e con un’autoambulanza trasportato verso l’ospedale di Cosenza dove, però, è giunto cadavere.

‘Ndrangheta: preso latitante da 3 anni

I carabinieri della compagnia di Palmi e dello squadrone “Cacciatori di Calabria” hanno arrestato il latitante Rocco Graziano Delfino, di 34 anni, di Sinopoli. I militari lo hanno scovato nelle campagne di Sant’Eufemia d’Aspromonte.

L’uomo, ritenuto un elemento di spicco della cosca Alvaro di Sinopoli, era ricercato dal 2017; dopo una condanna definitiva a 12 anni di carcere per traffico di sostanze stupefacenti.

L’uomo, inoltre, era ricercato per l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso febbraio dal gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria.

Con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, infatti, Rocco Graziano Delfino è indagato nell’inchiesta “Eyphemos”; che ha riguardato le cosche di Sant’Eufemia e i rapporti con la politica.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR