Agrigento: 171 anni dalla fondazione della Polizia di Stato. Il Questore Ricifari: “Esserci sempre, organizzazione e resilienza”
Agrigento: 171 anni dalla fondazione della Polizia di Stato. Il Questore Ricifari: “Esserci sempre, organizzazione e resilienza”. Tre punti chiari e semplici sono quelli messi in risalto dal Questore di Agrigento, Emanuele Ricifari
Oggi, in occasione della cerimonia per i 171 anni dalla fondazione della Polizia di Stato, si è svolta la festa della Polizia, in Piazza Vittorio Emanuele dove ha sede il palazzo della Questura. Durante la cerimonia, Emanuele Ricifari ha rivolto un pensiero riflessivo e carico di passione sui migranti.
“Dobbiamo coniugare umanità ed applicazione della Legge e dobbiamo garantire ai lampedusani di non vedere stravolta, per una narrazione spesso distorta, la propria economia che sul turismo stagionale fonda la propria sussistenza”, queste le sue parole.
È, poi, stato dedicato uno spazio a due ragazze che hanno raccontato la loro storia da migranti. Alla conclusione della cerimonia il Prefetto, Maria Rita Cocciufa, e il Questore, Ricifari, insieme ai poliziotti e funzionari dell’ANPS hanno deposto una corona di alloro in memoria dei Caduti della Polizia di Stato.
Il discorso del Questore di Agrigento
La Festa della Polizia si è rivelata anche l’occasione per il Questore Emanuele Ricifari per presentarsi ai cittadini, visto che da poco è trasferito nella cittadina siciliana.
“Anche se solo da due settimane mi trovo qui , ha esordito Ricifari, mi è parso indelicato limitarmi a semplici “convenevoli” non solo nei confronti degli intervenuti ma soprattutto, della cittadinanza e degli uomini e donne che qui rappresento e che si spendono quotidianamente per il bene di tutta la collettività”.
Le tre direttrici
Il discorso è, poi, continuato e il Questore ha tenuto a sottolineare le tre direttrici lungo le quali si snoda l’attività della Polizia di Stato. “La prima in realtà è un semplice particella pronominale ed è “ci” che unita al verbo essere e all’avverbio sempre costituisce il nostro brand delle celebrazioni della fondazione da anni: “esserci sempre”.
“II secondo termine, ha poi tenuto a precisare, strettamente collegato al primo, è “organizzazione”, che si fonda su una rinnovata cultura della sicurezza. Sono riviste l’organizzazione degli uffici territoriali ed in particolare delle Questure, con il definitivo varo dell’ “atto ordinativo unico degli uffici periferici” che diventerà completamente operativo nel prossimo mese di luglio.
Il terzo termine ed ultimo è “resilienza”. Il Questore ha voluto rimarcare con questo termine “come la popolazione siciliana, a fronte della perdurante crisi economica, lavorativa e demografica, riesca a trovare in sé stessa la forza di adattamento e coesione per assicurare condizioni di vita dignitose e una tenuta sociale complessiva apprezzabile in termini legalitari”.
L’Alto Dirigente ha fatto nel prosieguo del suo discorso anche riferimento esplicito alla attività di polizia svolta sul territorio dagli agenti e dal coordinamento essenziale “delle Procure della Repubblica di Agrigento e di Sciacca, qui rappresentati dai Procuratori dottor Salvatore Vella e dottoressa Roberta Buzzolani, che ringrazio per il grande impegno e sinergia profusi in ogni circostanza e l’attenzione scrupolosa che ci rivolgono”.
Disagio minorile e controlli
Nella circostanza, il Questore non ha mancato di parlare del disagio minorile e dei controlli per prevenire l’illegalità. “Proprio per questo un pensiero particolare va all’attività compiuta dall’Ufficio Immigrazione, che ha continuato,… ad, implementare la propria attività … anche nella gestione del fenomeno immigratorio.
Nel saluto finale ha ricordato gli uomini della Polizia che ora sono in pensione e un pensiero è andato ai “ad ognuno dei familiari dei nostri caduti in servizio, ai cari qui presenti dei nostri Sergio Di Loreto, Alfonso Capraro. A loro rendiamo un pensiero di solidarietà ed affetto.
Vanessa Miceli
