Agrigento: Alice Schembri costretta a fare sesso, a 17 anni si è suicidata. Processo a due giovani
Agrigento: Alice Schembri costretta a fare sesso, a 17 anni si è suicidata. Processo a due giovani. Violenza sessuale di gruppo su una minorenne e produzione di materiale pedopornografico.
Sono queste le pesantissime accuse nei confronti di due 27enni siciliani rinviati a giudizio oggi dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Palermo.
Il caso è quello di Alice Schembri, la ragazzina costretta a fare sesso di gruppo e filmata a 15 anni e che, due anni dopo, si è suicidata, lanciandosi nel vuoto dalla Rupe Atenea di Agrigento.
Rigettata dunque la richiesta dei legali della difesa dei due giovani che avevano presentato al Gup una istanza di non luogo a procedere. Il processo a carico dei due presunti stupratori si aprirà il 4 dicembre prossimo.
Giorno nel quale è fissata la data della prima udienza al tribunale di Palermo. I due saranno giudicati dai giudici della prima sezione penale presieduta da Alfonso Malato, essendo entrambi già maggiorenni all’epoca dei fatti.
I genitori della ragazza parte civile
Nel procedimento giudiziario si sono costituiti parti civili i genitori della ragazza i cui legali nel corso dell’udienza preliminare si erano associati alla richiesta della procura palermitana di disporre il rinvio a giudizio.
Il caso era finito in mano alla Procura della Repubblica del capoluogo siciliano dopo che, a seguito del suicido della giovane, erano spuntati i video dello stupro di gruppo pubblicati su WhatsApp.
Inizialmente il caso era in mano alla Procura di Agrigento che aveva aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio, poi archiviata. Ad Agrigento si era consumata infatti la tragedia del suicidio della ragazza 17enne.
Un estremo gesto annunciato sui social. “Nessuno di voi sa e saprà mai con cosa ho dovuto convivere da un periodo a questa parte. Quello che mi è successo non poteva essere detto. Io non potevo.
E questo segreto dentro di me mi sta divorando. Non sono una persona che molla, ma questa volta non posso lottare. Perché non potrò averla vinta mai, come però non posso continuare a vivere così, anzi a fingere così” aveva scritto la minore su Facebook.
Secondo la Procura della Repubblica di Palermo, la ragazza sarebbe finita stuprata da quattro giovani che conosceva bene, due maggiorenti e due minorenni che ora sono sotto inchiesta alla Procura dei minorenni.
Per l’accusa, i quattro avrebbero abusato delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della 15enne che sarebbe sotto effetto dell’alcol. Stando ai pubblici ministeri, i quattro non si sarebbero fermati neanche di fronte al chiaro rifiuto della giovane.
Gli indagati negano e affermano che si è trattato di rapporti consenzienti. A loro è contestata però anche la produzione e diffusione dei video dei rapporti con una minore di 16 anni. (Immagine di repertorio)