Agrigento: spara a vicina di casa, arrestato per tentato omicidio

Redazione
Agrigento: spara a vicina di casa, arrestato per tentato omicidio
foto repertorio

Agrigento: spara a vicina di casa, arrestato per tentato omicidio. Un uomo, Antonio Portelli, 47 anni, è arrestato in quasi flagranza di reato, per aver ferito ieri sera con colpi d’arma da fuoco, una quarantenne sua vicina di casa al villaggio dei Fiori di Licata, nell’agrigentino.

La donna, raggiunta dai proiettili ad una gamba, è stata portata al pronto soccorso dell‘ospedale San Giacomo d’Altopasso dove si trova attualmente ricoverata; le sue condizioni non destano preoccupazioni.

I carabinieri sono riusciti a rintracciare e a bloccare l’autore della sparatoria, mentre aveva la pistola ancora con sé. Antonio Portelli deve rispondere di tentato omicidio.

Alla base dell’episodio vi sarebbero delle liti fra vicini di casa, anche se gli investigatori non escludono delle avances nei confronti della vittima da parte dell’uomo che solo in fase di interrogatorio potrà chiarire il movente.

Sicilia: si autosospende vice presidente Antimafia, è indagato

Il vicepresidente della Comissione regionale antimafia siciliana Riccardo Gennuso (Fi), si è autosospeso dalla carica “dopo una lunga interlocuzione con il presidente Antonello Cracolici per il rispetto che ho per lo stesso organismo”.

La notizia, pubblicata da alcuni organi di stampa, fa seguito alle polemiche sollevate dopo che si era appreso che l’esponente di Forza Italia è indagato assieme al padre, l’ex deputato regionale Pippo Gennuso, per estorsione nei confronti dei dipendenti nell’ambito di una inchiesta della Procura di Palermo sulla gestione di una sala bingo.

A sollecitare ieri le dimissioni di Gennuso era stato l’altro vice presidente della Commissione Ismaele La Vardera e il M5s, oltre all’Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta alla mafia che per prima aveva sollevato la vicenda esprimendo perplessità sulla reale utilità dell’organismo.

Dal canto suo Riccardo Gennuso replica alle accuse ricordando “di avere denunciato un capomafia di Palermo che risponde al nome di Cosimo Vernengo, condannato a 9 anni” e dice di essere pronto a presentarsi davanti al pm di Palermo per rendere dichiarazioni spontanee, nell’ambito del processo sulla vicenda che si sta celebrando da cinque anni nel capoluogo siciliano.

“Sono sereno e consapevole di non avere commesso alcun reato. Se fosse stato il contrario – sottolinea Gennuso -, non avrei minimamente accettato la carica della Commissione speciale.

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