Agropoli: madre e figlio in manette per usura
Avrebbero prestato soldi con un tasso di interesse del 1.200%. La madre già ai domiciliari prestava soldi e il figlio dal carcere minacciava la vittima di turno
Agropoli: madre e figlio in manette per usura. Avrebbero prestato soldi con un tasso di interesse del 1.200%. La madre già ai domiciliari prestava soldi e il figlio dal carcere minacciava la vittima di turno.
Un caso straordinario di coraggio e determinazione emerge dalle indagini che hanno portato all’arresto di due cittadini di Agropoli, in provincia di Salerno, accusati di usura e tentata estorsione aggravata.
Nonostante la madre fosse agli arresti domiciliari, continuava a prestare soldi con tassi usurari fino al 1.200%, mostrando una sorprendente tenacia nel mantenere il controllo economico.
Il figlio, detenuto in carcere, ha dimostrato una forza incredibile utilizzando un telefono clandestino per intimidire la vittima, evidenziando come la volontà di difendere il proprio potere possa superare ogni barriera fisica.
Le indagini dei carabinieri
Le indagini svolte dai Militari dell’Arma e il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania sottolineano l’efficacia della giustizia nel contrastare pratiche illegali e intimidazioni.
Questa vicenda ci ricorda che la determinazione nel perseguire la giustizia è fondamentale per creare un futuro migliore, dove la legalità e il rispetto trionfino sempre.
Un messaggio potente che ci ispira a combattere ogni forma di ingiustizia con coraggio e perseveranza, perché insieme possiamo costruire un mondo più giusto e luminoso!