Albano Carrisi: quello che non va assolutamente bene

Redazione
Albano Carrisi: quello che non va assolutamente bene
Albano Carrisi

Albano Carrisi: quello che non va assolutamente bene. I veri nemici sono in Russia, Al Bano cosa consiglia a Putin sulla guerra con gli Ucraini, che porta molta sofferenza.

“Non è solo un problema dell’Ucraina, è un problema mondiale. E lo è anche per Putin. In Russia si sta creando i suoi migliori nemici, e questo non va assolutamente bene per il resto della sua esistenza”.

Queste le parole di Albano Carrisi, preoccupato per l’amico Putin che in questi giorni sta minacciando di far scoppiare la terza guerra mondiale. Avendo ormai occupato diverse zone dell’Ucraina.

La puntata di zona bianca

Ospite della puntata di domenica 27 febbraio di “Zona Bianca”, il talk politico condotto da Giuseppe Brindisi su Rete 4, Al Bano ha indicato l’unica via percorribile per ottenere la cessazione delle ostilità: supplicare il “grande capo” Putin affinché faccia un passo indietro.

“Sto parlando di fantapolitica, lo so, però un po’ di fantasia ci sta bene anche in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo” sorride il cantante pugliese, che in passato era stato accusato di essere fin troppo amico del Presidente della Federazione russa.

Addirittura, per certe sue affermazioni durante un’intervista, fu inserito, e poi cancellato, nella “black list” dell’Ucraina, dove finiscono tutti coloro che non sono i benvenuti sul territorio nazionale.

“Io ho difeso la mia posizione, dicendo esattamente chi sono, cosa faccio. Non ho mai pensato di diventare un terrorista qualsiasi, mai. Sono un uomo di pace. Io sono contro la guerra, qualsiasi tipo di guerra” chiarisce una volta per tutte.

“Secondo me non se lo aspettava nessuno – afferma Al Bano, riferendosi all’invasione in atto – è un gesto veramente che inorridisce. Lui con tutta le potenzialità che ha, con tutte le cose belle che ha fatto a favore della Russia, con questo senso di pace che per molti anni ha seminato.

Vederlo imporre ai suoi di attraversare una nazione che si chiama Ucraina con i carrarmati, con le pistole, con i fucili, con i bambini che scappano. Vedo delle scene proprio pazzesche” conclude. Il tempo

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