Albano Carrisi si scaglia contro Damiano David

Redazione
Albano Carrisi si scaglia contro Damiano David
Albano Foto dal web

Albano Carrisi si scaglia contro Damiano David. “Fare proselitismo della cannabis non mi sembra una buona idea. Dare esempi di distruzione non è il massimo. La droga equivale a distruzione e vale anche per lo spinello”.

È una bocciatura senza appello quella di Albano Carrisi nei confronti di Damiano dei Måneskin. Che in una foto pubblicata su Instagram un paio di giorni fa, appare nudo con uno spinello in bocca. “Ognuno della sua vita può fare quello che vuole

Continua il cantante Albano Carrisi a proposito delle polemiche social scatenate da quell’immagine – però è un peccato. Soprattutto se sei un personaggio pubblico perché invogli chi ancora è inesperto a fare uso di cannabis”.

Albano Carrisi: “No alla marijuana”

Albano Carrisi, che recentemente in una intervista rilasciata al settimanale Oggi in vista del suo ottantesimo compleanno. Aveva rivelato per la prima volta che a causare la rottura tra lui e Romina furono le “troppe canne” fumate dalla sua ex, ammette. “Ho pagato un prezzo salatissimo per aver sempre detto di essere contro la marijuana. Ma non cambio idea perché purtroppo so di cosa si tratta, l’ho vissuto sulla mia pelle”, sottolinea.

“Ecco la vera droga”

“Lo spinello e il nudo ormai è diventato il linguaggio delle nuove generazioni – prosegue – i cantanti devono scioccare per attirare l’attenzione del loro pubblico. Io preferisco mostrare una realtà diversa, bella, interessante, a contatto con la natura e a contatto con il sole che nasce e che va a dormire. È quella la vera droga”, conclude Albano Carrisi.

Albano Carrisi parla di Gianni Morandi

L’altra sera all’Arena ha invece avuto molta compagnia. Risposta: «Mi ha commosso che Gianni Morandi abbia abbandonato la sua Romagna martoriata e, da sfollato, sia venuto a cantare con me. Per salvarsi dall’alluvione, è stato aiutato dai vigili del fuoco, mica una cosetta».

La più difficile della carriera? Risposta: «Beh forse quando ho dovuto fare l’emigrante negli anni ’70. Avevo capito che ogni anno si cambiava bandiera e che noi cantanti classici eravamo considerati come l’oppio dei popoli. Quindi sono andato in Sudamerica o in Australia e ho rivissuto grandi successi».

Dovesse fare un duetto con Giorgia Meloni? Risposta: «Le proporrei di cantare il nostro brano Libertà al posto di Romina». Magari ci sarà l’occasione. «Perché no, se lei ci sta, io sono pronto».

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