Alberto Asor Rosa, intellettuale del 900, è morto

Redazione
Alberto Asor Rosa, intellettuale del 900, è morto

Alberto Asor Rosa, intellettuale del 900, è morto. A darne notizia è stato il quotidiano La Repubblica. Il critico e storico della letteratura Alberto Asor Rosa è deceduto. Non si conoscono ancora le cause che lo hanno portato alla morte.

Alberto Asor Rosa è considerato uno dei maggiori intellettuali italiani del ‘900, sempre al centro della vita culturale del paese è stato professore ordinario di Letteratura italiana all’Università La Sapienza di Roma e successivamente ha avuto anche un ruolo politico importante, essendo stato deputato per il PCI dal 1979 al 1980.

Di ispirazione marxista, Alberto Asor Rosa è stato uno degli intellettuali che ha dedicato ampia parte della sua attività di critico all’approfondimento e allo studio del rapporto tra intellettuale e Potere. Sostenendo l’idea che l’intellettuale non dovesse essere integrato e per questo non ha mai risparmiato critiche anche alla “sua” parte politica.

Il disobbediente

Definito spesso disobbediente, Alberto Asor Rosa non è mai stato un intellettuale organico, anzi, e questo non sempre gli ha reso la vita facile. È stato impegnato tra gli anni ’60 e ’90 del secolo scorso anche nella collaborazione con diverse riviste come Quaderni rossi, Classe operaia, Laboratorio politico e Mondo Nuovo.

Ha diretto la Letteratura italiana Einaudi e sempre per l’editore torinese ha pubblicato libri come “Scrittori e popolo”, “Genus italicum”, “Stile Calvino”, “Storia europea della letteratura italiana”, “Breve storia della letteratura italiana”, “Machiavelli e l’Italia” e “L’eroe virile.

Saggio su Joseph Conrad” e i volumi di saggistica politica, “Le due società. Ipotesi sulla crisi italiana” e “La guerra. Sulle forme attuali della convivenza umana”. Tra i suoi libri di narrativa ci sono anche “L’alba di un mondo nuovo”, “Storie di animali e altri viventi”, “Assunta e Alessandro”, “Racconti dell’errore” e “Amori sospesi”. (Fonte fanpage.it)

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