Alberto Franceschini, fra i fondatori delle Brigate Rosse, è morto
L'uomo aveva 77 anni. Si dissociò dalla lotta armata durante il suo periodo passato in carcere. Era stato condannato, tra l'altro, per il sequestro del giudice Sossi

Alberto Franceschini, fra i fondatori delle Brigate Rosse, è morto. L’uomo aveva 77 anni. Si dissociò dalla lotta armata durante il suo periodo passato in carcere. Era stato condannato, tra l’altro, per il sequestro del giudice Sossi.
È morto Alberto Franceschini, uno dei fondatori ed esponenti di spicco delle Brigate Rosse, insieme a Renato Curcio e Margherita Cagol. Aveva 77 anni.
Il decesso è avvenuto l’11 aprile scorso, ma la notizia è stata diffusa soltanto adesso. Franceschini era stato condannato con sentenza definitiva, tra l’altro, per il sequestro del giudice genovese Mario Sossi e per l’omicidio di due sponenti del Msi avvenuta a Padova nel 1974.
Nello stesso anno l’ex terrorista fu arrestato nei pressi di Pinerolo assieme a Curcio grazie alla collaborazione con i carabinieri di Silvano Girotto, detto “frate Mitra”, che si era infiltrato tra le fila dei terroristi.
Aveva lasciato definitivamente il carcere nel 1992 e da allora viveva a Roma. Durante la detenzione si era dissociato dalla lotta armata delle Brigate Rosse.