Alessandro Argentini si è tolto la vita per una truffa informatica
L'informatico 59enne di Chivasso, in provincia di Torino, è caduto nella rete di una frode finanziaria che ha causato la perdita di oltre 100mila euro
Alessandro Argentini si è tolto la vita per una truffa informatica. L’informatico 59enne di Chivasso, in provincia di Torino, è caduto nella rete di una frode finanziaria che ha causato la perdita di oltre 100mila euro.
Una truffa che ha fatto molto più che sottrarre denaro alla vittima; ha devastato la salute mentale dell’uomo, portandolo al tragico gesto di togliersi la vita.
È la storia di Alessandro Argentini, un informatico di 59 anni originario di Chivasso, in provincia di Torino, che è caduto vittima di una frode finanziaria perdendo oltre 100mila euro, secondo quanto riportato dalla sorella.
Le indagini vanno avanti
Mentre proseguono le indagini sulle cause del decesso, avvenuto venerdì 31 gennaio, la sorella sollecita giustizia per suo fratello. Le investigazioni sulla morte di Alessandro Argentini sono in corso, ma Antonella, sua sorella, è certa che il fratello si sia suicidato per la disperazione causata dalla truffa sui bitcoin che gli ha prosciugato i risparmi.
Si ipotizza, infatti, che Alessandro abbia ingerito un mix fatale di farmaci a causa dell’angoscia in cui era precipitato. I messaggi WhatsApp ritrovati sul suo telefono sembrano confermarlo.
“Comincio ad aver bisogno di quei soldi. Sai l’assicurazione, l’auto e poi devo mangiare”, scriveva agli impostori. Non ci sono dubbi che Alessandro sia stato ingannato da falsi broker di trading online, i quali lo hanno indotto ad acquistare criptovalute senza mai restituirgli l’investimento.
Gli veniva spesso promessa una restituzione imminente, che però veniva costantemente rimandata: “Fine settimana arriva”. Ma il denaro non arrivava mai, con scuse quali “Il valore oggi è sceso, il cambio conviene farlo dopodomani”.
