Alessandro Caputo e Stefano Farronato: sono morti i due alpinisti
Erano dati per dispersi in Nepal. Secondo il nostro Ministero degli Esteri sono in corso le ricerche per altri 6 o 7 connazionali
Alessandro Caputo e Stefano Farronato: sono morti i due alpinisti. Erano dati per dispersi in Nepal. Secondo il nostro Ministero degli Esteri sono in corso le ricerche per altri 6 o 7 connazionali.
Le autorità nepalesi hanno confermato la tragica morte di due alpinisti italiani, Alessandro Caputo e Stefano Farronato, dispersi sul massiccio del Manaslu da fine ottobre.
I due sono stati sorpresi da forti nevicate al Campo 1, a 5.000 metri di altitudine. Oltre a loro, sei o sette altri italiani risultano dispersi in diverse aree del Nepal, con comunicazioni difficili e famiglie in apprensione.
La situazione è complessa a causa delle condizioni meteorologiche avverse, tra cui forti nevicate e la tempesta tropicale Montha, che ha aumentato il rischio di valanghe.
Recentemente, una valanga ha investito il campo base dello Yalung Ri, causando sette vittime, tra cui un italiano, e diverse nazionalità coinvolte.
Ottobre e novembre mesi di alta stagione
Ottobre e novembre rappresentano la stagione alta del trekking in Nepal, con numerose spedizioni in corso o in preparazione, nonostante le sfide meteo.
L’anno ha visto anche imprese eccezionali, come quella di Carlos Soria, 86 anni, che ha scalato il Manaslu, dimostrando che con coraggio e passione si possono superare i limiti.
In un contesto così impegnativo, la comunità alpinistica e le autorità locali continuano a lavorare con determinazione per garantire la sicurezza e supportare chi è in difficoltà.
Questo episodio, seppur doloroso, ci ricorda quanto sia preziosa la vita e quanto sia importante affrontare ogni sfida con speranza e resilienza, ispirandoci a raggiungere nuove vette con coraggio e spirito di avventura.