Alessio Battaglia, 40 anni, confessa l’omicidio di Franco
Il corpo senza vita di Franco Bernardo Bergamin, era stato trovato nascosto in due sacchi neri nell'armadio di casa dove conviveva con il suo assassino
Alessio Battaglia, 40 anni, confessa l’omicidio di Franco. Il corpo senza vita di Franco Bernardo Bergamin, era stato trovato nascosto in due sacchi neri nell’armadio di casa dove conviveva con il suo assassino.
Alessio Battaglia, 40 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso Franco Bernardo Bergamin, 80 anni. Il corpo della vittima era stato ritrovato il 5 marzo, suddiviso in due sacchi all’interno di un armadio in una casa a Limena, Padova.
I carabinieri sono riusciti a localizzare Battaglia a Monfalcone, nella provincia di Gorizia. Battaglia viveva con la vittima ed era scomparso fino a quando, nelle ore notturne, è stato individuato e arrestato dai militari.
Avrebbe confessato di aver strangolato l’anziano durante una discussione e di aver poi nascosto il corpo. Dopo la confessione, è stato trasferito nel carcere di Padova, a disposizione della magistratura.
L’ex metalmeccanico abitava a Limena, in provincia di Padova
Franco, un pensionato ex metalmeccanico, abitava a Limena da un paio d’anni e ospitava Alessio senza alcun compenso, ricevendo in cambio un aiuto in casa, poiché non poteva uscire spesso per problemi alle gambe.
Circa una settimana prima del crimine, Alessio era sparito, e da allora dall’appartamento provenivano rumori sospetti che avevano insospettito i vicini. Il pomeriggio del 5 marzo, il cognato di Franco, preoccupato per la sua prolungata assenza, ha avvisato le autorità.
Anche una vicina di casa ha riferito di non avere notizie di Bergamin da dieci giorni. Sul luogo del ritrovamento del corpo sono intervenuti il pubblico ministero e il medico legale, confermando che la morte risaliva a circa dieci giorni prima. Alcune testimonianze suggeriscono che tra Alessio e Franco ci siano state tensioni.