Alessio Lupo: rapporto tossico con Claudia di Arzachena

Il fidanzato di Claudia ha dichiarato che litigavano spesso e che quella sera Claudia si è lanciata nel vuoto da sola

Redazione
Alessio Lupo: rapporto tossico con Claudia di Arzachena

Alessio Lupo: rapporto tossico con Claudia di Arzachena. Il fidanzato di Claudia ha dichiarato che litigavano spesso e che quella sera Claudia si è lanciata nel vuoto da sola.

«Tra me e Claudia c’era una dinamica tossica. Discutevamo spesso, e lei era molto possessiva. Mi accusava di tradimento, e durante tali scontri, mi aggrediva graffiandomi, mordendomi e schiaffeggiandomi. Ripeto, era una relazione tossica.

Nonostante tutto, non riuscivamo a separarci. Sul mio telefono ho molte foto e video che dimostrano ciò che affermo, inclusi momenti in cui Claudia mi accusava di infedeltà.

Ho prove di queste aggressioni, con foto che mostrano il mio collo segnato e sanguinante. Sono addolorato per quello che le è accaduto.

Quella sera avrei voluto restare con lei in ospedale, ma la polizia maltese me lo ha impedito, intimandomi di andarmene subito, altrimenti sarei stato arrestato.

La verità è che avremmo dovuto separarci già tempo fa. Claudia è una brava persona, ma lo sono anch’io. Il problema è che non dovevamo stare insieme.»

L’acceso litigio e la denuncia del padre di Claudia

Alessio Lupo Rivera racconta del suo rapporto con Claudia Chessa e di quanto accaduto una settimana fa quando la quasi 19enne di Arzachena, in provincia di Sassari, si è gettata dal quarto piano dell’H-hotel di Paceville, a Malta, durante un acceso litigio.

«Si è buttata per sfuggire al fidanzato che la stava aggredendo», ha denunciato il padre di Claudia, Silvano Chessa. Alessio, originario di Arzachena e noto nell’ambiente delle discoteche come “Alewolf”, condivide un’altra versione dei fatti, negando qualsiasi aggressione.

Quella sera ci fu sicuramente una discussione, iniziata in discoteca e poi continuata con maggiore intensità nella stanza d’albergo. «Quella sera, come abitudine per proteggermi, registrai tutto con il telefonino.

Dalla registrazione si vede che stavamo litigando, ma non ho spinto Claudia verso il balcone. Si alzò dal letto e si avvicinò alla porta finestra aperta per il fumo, poi si gettò nel vuoto.

Più volte aveva minacciato, per gelosia, di compiere simili gesti per farmela pagare, e purtroppo quella sera lo fece.» Questa è la versione di Alessio, difeso dall’avvocato Egidio Caredda.

Mentre a Malta la faccenda si è chiusa con una multa per violenza domestica e possesso di cocaina, seguita da un rimpatrio immediato, a Tempio la procura ha aperto un fascicolo per maltrattamenti e lesioni, basandosi sulla denuncia del padre di Claudia.

Alessio è accusato di averla maltrattata nel tempo. Claudia Chessa è ancora ricoverata all’ospedale universitario Mater Dei a Msida, dove ha subito due interventi chirurgici per le gravi lesioni alla schiena a causa della caduta di dodici metri, fortunatamente attutita da un gazebo al pianterreno dell’hotel. Appena si riprenderà e farà ritorno in Sardegna, sarà ascoltata dai magistrati galluresi.

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