Allevatore muore cadendo dal tetto dell’azienda dove lavorava

Redazione
Allevatore muore cadendo dal tetto dell’azienda dove lavorava

Allevatore muore cadendo dal tetto dell’azienda dove lavorava. Secondo infortunio mortale nel giro di una settimana in provincia di Brescia. Dopo la scomparsa del 28enne di Flero Nicola Battagliola, schiacciato da un macchinario in un’impresa di Poncarale, a perdere oggi la vita è stato Mario Vergine agricoltore di 68 anni.

L’uomo è caduto dal tetto dell’azienda agricola e di allevamento di bestiame «La Vergine» a Seniga: ne era il titolare. L’agricoltore, che si trovava in cima al capannone per effettuare un intervento, è caduto per cause ancora da accertare ed è morto sul colpo.

Un ‘volo’ di circa tre metri che è stato, purtroppo, fatale

L’allarme è stato lanciato poco prima delle 14.30 e la macchina dei soccorsi si è mossa rapidamente. Sul posto dell’incidente si sono precipitate un’ambulanza della Croce Bianca di Leno e un’automedica: tutto inutile, per il 67enne non c’è stato nulla da fare.

La dinamica dell’accaduto è al vaglio dei carabinieri di Gambara e dei tecnici Ats del nucleo “Servizio prevenzione e sicurezza sul lavoro”. Spetterà loro stabilire se tutte le vigenti leggi relative alla sicurezza nel mondo del lavoro siano state rispettate.

Ieri un altro incidente sul lavoro

A perdere la vita prima di Mario Vergine è stato Nicola Battagliola, di 28 anni, rimasto schiacciato in azienda di Poncarale, dove è rimasto, secondo la prima ricostruzione dei fatti, impigliato in un nastro trasportatore. Il giovane, come Vergine, era conosciutissimo in paese a Flero, dove viveva e dove era cresciuto.

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