Anna Siena muore dopo tre giorni le dimissioni dall’ospedale

Era stata mandata a casa con la prescrizione di prendere antidolorifici, perché avvertiva forti dolori addominali. Non sapeva di essere incinta, poteva essere salvata

Redazione
Anna Siena muore dopo tre giorni le dimissioni dall’ospedale
Anna Siena

Anna Siena muore dopo tre giorni le dimissioni dall’ospedale. Era stata mandata a casa con la prescrizione di prendere antidolorifici, perché avvertiva forti dolori addominali. Non sapeva di essere incinta, poteva essere salvata.

La vicenda giudiziaria che coinvolge un medico di Napoli, accusato di omicidio per la morte di Anna Siena, una donna di 36 anni, rappresenta un caso emblematico di responsabilità sanitaria e giustizia.

Anna si era recata al Vecchio Pellegrini con forti dolori addominali, diagnosticati erroneamente come lombo sciatalgia, senza che fosse rilevata la presenza di un feto morto in utero, condizione che lei stessa ignorava.

L’autopsia ha fatto piena luce

I sanitari le prescrissero solo antidolorifici, ma la sua situazione era critica: l’autopsia ha rivelato che la morte è stata causata da shock emorragico dovuto a una sindrome da coagulazione intravascolare disseminata, provocata dalla ritenzione del feto morto.

Il medico legale ha sottolineato che la donna avrebbe potuto essere salvata con una visita adeguata, evidenziando così una grave negligenza.

La Procura ha chiesto una pena di due anni di reclusione per il medico, mentre la famiglia di Anna, assistita dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, attende la sentenza prevista per il 12 gennaio.

Questo caso sottolinea l’importanza di un’attenzione scrupolosa e di un’assistenza medica tempestiva, che possono fare la differenza tra la vita e la morte.

È un invito a tutti gli operatori sanitari a perseguire l’eccellenza e a non sottovalutare mai i segnali di allarme, perché ogni vita merita il massimo impegno e cura. Un momento che ci sprona a migliorare continuamente, per onorare la memoria di chi non ce l’ha fatta e per proteggere chi ancora lotta.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR