Annamaria Geraci lancia dal balcone la figlia Maria Rosa, che muore
E' successo a Misterbianco nel Catanese. Il papà ha accusato un malore ed è stato ricoverato. Depressione post partum, Tso e servizi sociali

Annamaria Geraci lancia dal balcone la figlia Maria Rosa, che muore. E’ successo a Misterbianco nel Catanese. Il papà ha accusato un malore ed è stato ricoverato. Depressione post partum, Tso e servizi sociali.
Annamaria Geraci, madre di 40 anni, è protagonista di una tragedia a Misterbianco, nel Catanese, dove ha lanciato la figlia di sette mesi dal balcone.
La donna era sotto il monitoraggio dei servizi sociali, dell’Asp e del Tribunale, come ha sottolineato il sindaco Marco Corsaro. Anche la famiglia, insieme al marito, era costantemente al suo fianco.
Il drammatico episodio si è verificato in via Marchese, nel centro storico della città. Nonostante i tentativi disperati del personale medico del 118, la piccola Maria Rosa non ha potuto essere salvata.
Passato problematico di Annamaria
Il passato di Annamaria era segnato da problematiche psichiatriche, accentuate da una profonda depressione post-partum. Maria Rosa, rapidamente soccorsa dai sanitari, è deceduta a causa delle lesioni subite prima di raggiungere l’ospedale.
Sul luogo dell’omicidio si è portato anche il nucleo Investigativo che ha avviato i rilievi, mentre la Procura di Catania ha aperto un’indagine. Il marito di Annamaria, colto da malore, è stato trasferito in ospedale.
“È una tragedia umana di immensa portata”
Secondo il sindaco Corsaro, quest’uomo è conosciuto come un operatore ecologico affidabile e rispettabile. “È una tragedia umana di immensa portata,” ha dichiarato, esprimendo il suo profondo dolore sia come padre che come sindaco.
La comunità si unisce a lui nel supportare la famiglia in questo momento difficile. Maria Rosa era nata a settembre e, a seguito del parto, sua madre ha affrontato significativi problemi di salute mentale, dovendo ricorrere a due trattamenti sanitari obbligatori.
In seguito alla tragedia, Annamaria è stata condotta in caserma dai carabinieri di Catania, allertati dai vicini. Le indagini proseguono per determinare le circostanze in cui si trovava la donna al momento dell’evento.