Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita morte intossicate
Il veleno per topi non c'entra nulla. Obiettivo degli investigatori, invece, è il pesce e i funghi che hanno mangiato. La verità dalle autopsie
Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita morte intossicate. Il veleno per topi non c’entra nulla. Obiettivo degli investigatori, invece, è il pesce e i funghi che hanno mangiato. La verità dalle autopsie.
La tragica morte di Sara Di Vita, 15 anni, e della madre Antonella Di Ielsi ha scosso profondamente la comunità di Campobasso e ha acceso un’indagine intensa e meticolosa.
Esclusa la contaminazione da veleni per topi nel mulino di famiglia, dove sono state trovate solo esche tradizionali, le autorità si concentrano ora su una possibile intossicazione alimentare o chimica, con particolare attenzione ai cibi consumati durante la cena della vigilia, come pesce e funghi, sequestrati e analizzati.
Le indagini
Le indagini coinvolgono la Squadra mobile e un’équipe di esperti che analizzerà i campioni di sangue e condurrà le autopsie programmate, cruciali per chiarire le cause della tragedia.
I legali delle vittime hanno nominato propri consulenti, garantendo un controllo rigoroso e trasparente, mentre le autopsie saranno eseguite da medici legali e gastroenterologi esperti.
Questa vicenda, pur dolorosa, sprona a una ricerca della verità con energia e determinazione, sottolineando l’importanza della sicurezza alimentare e della responsabilità sanitaria.
È un momento in cui, nonostante il dolore, emerge la forza della comunità nel cercare giustizia e comprendere profondamente quanto accaduto, affinché simili tragedie non si ripetano.
Un esempio di resilienza e impegno che ci invita a essere migliori, uniti e vigili per proteggere la vita e la salute di tutti.