Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita: non si esclude l’omicidio

La verità uscirà fuori dalle autopsie che sono in corso. Intanto, sono stati sequestrati cibi anche a casa della nonna. Il padre resta fuori pericolo

Redazione
Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita: non si esclude l’omicidio

Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita: non si esclude l’omicidio. La verità uscirà fuori dalle autopsie che sono in corso. Intanto, sono stati sequestrati cibi anche a casa della nonna. Il padre resta fuori pericolo.

L’indagine sulla morte di Antonella Di Ielsi e Sara Di Vita, madre e figlia decedute in provincia di Campobasso a causa di una sospetta intossicazione alimentare, prosegue senza escludere alcuna ipotesi, inclusa quella di un possibile avvelenamento da parte di terzi.

La Procura, guidata da Nicola D’Angelo, mantiene aperte tutte le piste investigative. Nel frattempo, il marito di Antonella e padre di Sara, inizialmente ricoverato in Rianimazione, è stato trasferito a un reparto ordinario grazie a un miglioramento delle sue condizioni cliniche, con il supporto continuo di medici e psicologi dell’Istituto Spallanzani.

Indagati cinque medici

Nel procedimento risultano indagati cinque medici, tre del pronto soccorso del Cardarelli e due della Guardia medica, con accuse che variano dall’omicidio colposo plurimo alle lesioni personali colpose, a seguito del fatto che madre e figlia sarebbero state rimandate a casa nonostante i sintomi manifestati in due distinte occasioni.

Le autorità hanno sequestrato 19 alimenti provenienti dalle abitazioni di Antonella e della suocera, tra cui funghi, formaggi, polpette e altri prodotti, attualmente sottoposti ad analisi presso l’Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise.

L’attenzione degli investigatori si concentra sull’esame dettagliato di tali alimenti per determinare la causa precisa dell’intossicazione, mentre le indagini proseguono con rigore e senza tralasciare alcuna possibile spiegazione.

Questo caso evidenzia la complessità delle indagini in situazioni di sospetta intossicazione alimentare e la necessità di un approccio multidisciplinare per accertare le responsabilità e garantire giustizia.

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