Antonio Chiozzi muore cadendo nella vasca dei liquami

L'uomo, un agricoltore 85enne, è morto davanti ai figli. Nonostante le sue disperate grida di aiuto, l'anziano non ce l'ha fatta a salvarsi né i figli hanno potuto salvarlo

Redazione
Antonio Chiozzi muore cadendo nella vasca dei liquami
repertorio

Antonio Chiozzi muore cadendo nella vasca dei liquami. L’uomo, un agricoltore 85enne, è morto davanti ai figli. Nonostante le sue disperate grida di aiuto, l’anziano non ce l’ha fatta a salvarsi né i figli hanno potuto salvarlo.

Antonio Chiozzi, un uomo di 85 anni noto per la sua routine quotidiana, si era recato come ogni pomeriggio alla stalla dellazienda agricola di famiglia, situata lungo via Bassa a San Michele, nelle tranquille campagne di Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, per svolgere una delle sue consuete mansioni: prendere il latte.

Tuttavia, quella che sembrava essere una giornata come molte altre si è trasformata in una tragedia che ha coinvolto l‘anziano agricoltore. La fatali si è consumata probabilmente a seguito di un movimento improvviso della grata esterna, che potrebbe aver strisciato o urtato contro il suo piede, causando una caduta nel vascone dei liquami sottostante.

La vasca, larga e profonda quasi tre metri, era piena fino a oltre un metro e mezzo di materiale organico. Lanziano, preso alla sprovvista e incapace di evitare l’incidente, si è ritrovato in un ambiente estremamente pericoloso.

Nonostante la richiesta di aiuto, l’uomo non ce l’ha fatta

Nonostante le circostanze drammatiche, Antonio è riuscito inizialmente a richiamare l‘attenzione dei suoi familiari, che erano nei pressi dell‘azienda agricola.

Le sue invocazioni di aiuto, tra cui disperate parole come “Aiuto, non ce la faccio più, sono state percepite dai parenti prima che l‘uomo perdesse conoscenza per l’esaurimento fisico e la gravità della situazione.

Con grande prontezza e determinazione, i familiari si sono mobilitati rapidamente. Grazie all’impiego di un braccio meccanico montato su un mezzo agricolo, sono riusciti a stabilire un collegamento diretto con il vascone e a estrarre Antonio dall’angosciante prigione liquida.

Nel mentre, sul piazzale esterno continuava a scrosciare la pioggia, rendendo le operazioni ancora più complesse. Nonostante il loro impegno eroico e l’urgenza tragica del momento, una volta riportato all’aperto, Antonio era privo di sensi e non mostrava alcun segno di vita evidente.

I familiari non hanno esitato ad avviare immediatamente le manovre di rianimazione, compiendo ogni sforzo possibile per mantenere viva la speranza fino all’arrivo dei soccorritori.

L’intervento della Croce Rossa

Nel frattempo, sul luogo sono intervenuti tempestivamente una squadra della Croce Rossa con l’ambulanza locale, un’automedica dotata di personale sanitario specializzato e i vigili del fuoco di Reggio Emilia.

Malgrado i prolungati e incalzanti tentativi dei medici di salvare la vita dell’anziano agricoltore, ogni intervento si è rivelato purtroppo inefficace: Antonio era ormai deceduto, secondo le prime ipotesi mediche, per asfissia causata dall’esposizione ai miasmi tossici dei liquami o per intossicazione legata al loro inalazione.

A seguito di quanto accaduto, sulla scena si sono recati anche i carabinieri della stazione locale di Bagnolo in Piano e i tecnici esperti del Servizio di Medicina del lavoro dell’Ausl reggiana.

Questi ultimi hanno investigato sull’accaduto per analizzare nel dettaglio la dinamica del tragico incidente e comprendere meglio le cause che hanno portato a questa inevitabile fatalità.

L’evento lascia dietro di sé un profondo senso di dolore e sgomento per la comunità locale e la famiglia Chiozzi, stretta ora nel lutto per la perdita di una figura tanto amata quanto insostituibile.

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