Apertura confini regioni dal 3 Giugno: ecco i possibili scenari

Redazione
Apertura confini regioni dal 3 Giugno: ecco i possibili scenari

Apertura confini regioni dal 3 Giugno: ecco i possibili scenari. Manca poco più di una settimana alla data chiave del 3 Giugno, quando molto probabilmente scatterà la riapertura dei confini regionali e si potrà tornare a spostarsi da una regione all’altra anche per motivi non ritenuti necessari.

Per questo ulteriore importante allentamento delle restrizioni è fondamentale però che la curva dei contagi rimanga più o meno stabile e che si arrivi alla data del 3 Giugno con un’adeguata preparazione e consapevolezza attraverso i dati del monitoraggio in ordine.

I presidenti delle Regioni temono (anche alla luce dei molti comportamenti indisciplinati visti in questi ultimi giorni) che le riaperture del 18 maggio facciano risalire la curva dei contagi e chiedono un «confronto immediato» con il Governo per definire meglio varie norme e linee guida.

A lanciare l’allarme, in un’intervista a La Stampa, è anche il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. Su quanto avverrà il 3 giugno Boccia non si sbilancia, ma riferendosi alle scene di assembramenti nel primo week-end post lockdown dichiara: “capisco i giovani, ma non possiamo annullare gli sforzi: alla fine della settimana il governo valuterà in base al numero dei contagi. E per lo sblocco della mobilità tra regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve”

Boccia ha dichiarato anche: “Mercoledì, giovedì e venerdì il ministro Speranza farà le sue valutazioni e poi ci sarà un Cdm per un’ultima valutazione sulla mobilità tra le regioni”. Da qui a venerdì si valuterà l’andamento dei dati per intervenire tempestivamente ed evitare di creare squilibri. E soprattutto si rinnoveranno gli appelli ad evitare assembramenti o comunque situazioni che possano far nuovamente aumentare i contagi. “Senza i primi dati successivi al 18 maggio, nessuna valutazione è realistica – invita alla cautela Speranza – I dati dopo il 4 maggio, che ora si stanno consolidando, sono incoraggianti”.

La decisione definitiva della riapertura delle regioni avverrà soltanto dopo che il ministero della Salute avrà analizzato gli ultimi dati sui contagi Regione per Regione e lo stato delle strutture sanitarie. E’ sulla base di questi numeri che il governo deciderà se confermare o meno la riapertura dei confini il 3 giugno.

Tre le opzioni che il Presidente Conte e i ministri stanno valutando: aprire su scala nazionale (come da obiettivo programmato), differenziare tra Regioni, oppure, sperando ovviamente che non sia necessario, creare “zone rosse” (impedire l’ingresso a chi arriva da Regioni che non hanno pari contagio o consentirlo solo a quelle confinanti). Ipotesi ancora sul tappeto, compresa quella che siano gli stessi governatori a porre limitazioni (quarantena obbligatoria oppure test sierologico effettuato nell’ultima settimana) per i non residenti.

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