Appuntato scelto dei carabinieri si toglie la vita
Appuntato scelto dei carabinieri si toglie la vita. Prosegue impietosa e senza soste la strage silenziosa che si sta consumando tra le lavoratrici e i lavoratori delle forze di polizia.
I suicidi si susseguono con una cadenza ormai impressionante. Una strage trasversale che interessa uomini e donne di tutte le realtà del comparto sicurezza e delle forze armate.
Il portale infodisea.it riporta in anteprima l’ennesima tragedia che si è consumata a Dronero, in provincia di Cuneo dove un appuntato dei carabinieri si è tolto la vita sparandosi un colpo con la pistola d’ordinanza.
Si tratterebbe di un appuntato scelto dell’Arma dei Carabinieri ruolo forestale di 42 anni. L’appuntato era skyman della squadra paraolimpica, si chiamava Antonello Brao. Sempre in provincia di Cuneo, ad agosto il maresciallo capo dei carabinieri Gloria Mercurio, si era tolta la vita a soli 37 anni.
Una vera e propria emergenza
“Il suicidio tra gli appartenenti alle Forze di Polizia, prosegue la nota di infodifesa.it, è una vera e propria emergenza, una condotta distruttiva, sintomo tragico di una profonda sofferenza interiore, di un disagio personale fatto di concause che si correlano a sofferenza della nostra esistenza quotidiana.
C’è il desiderio disperato di dignità in un essere umano che sceglie il suicidio. Si tratta del 52esimo suicidio nelle forze dell’ordine dall’inizio dell’anno, il 12esimo nell’Arma dei Carabinieri.
Valutare questi numeri è complesso, soprattutto stabilire che un evento tragico e intimo come il suicidio possa essere ricondotto a una condizione esterna della persona più che alle sue più profonde ferite.
Però, l’elenco riguarda persone che hanno in comune una vita strettamente dettata da regole militari, comunque rigide anche per i corpi civili e che, soprattutto, hanno a disposizione una pistola, che utilizzano per togliersi la vita”.
