Arcevia: infermiera 30enne trovata morta in casa

Arcevia: infermiera 30enne trovata morta in casa. Tragedia ad Arcevia, in provincia di Ancona, dove una donna di circa trent’anni è stata trovata morta all’interno di un’abitazione.
A compiere la tragica scoperta, attorno alle 7 di questa mattina, sono stati i vigili del fuoco insieme al personale del 118. Il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso della donna. Si tratta di un’infermiera che vive e lavora in un’altra regione, ma si trovava ad Arcevia in vacanza. La donna viveva e lavorava a Bologna.
Ipotesi al vaglio degli investigatori
Non sono ancora chiare le cause del decesso. Potrebbe essersi trattato di un malore fatale, ma non si escludono altre ipotesi. Di sicuro sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. Per questo la Procura della Repubblica potrebbe disporre l’autopsia sul corpo dell’infermiera.
Imprenditore italiano di 50 anni ucciso in Brasile dopo una lite
Un imprenditore italiano di 50 anni, originario di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, è stato ucciso a colpi di pistola in Brasile. Si chiamava Fabio Campagnola e si occupava di ristorazione.
Gli spari sono partiti durante una lite davanti alla sua gelateria
Secondo la ricostruzione dei media brasiliani gli spari sono partiti durante una lite davanti ad una gelateria a Praia do Frances, nella cittadina dello stato dell’Alagoas. Le immagini di quanto successo sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza e sono al vaglio degli inquirenti.
Fabio Campagnola, la cui famiglia d’origine vive ancora in Piemonte, si era trasferito a Marechal Deodoro dove era proprietario di una gelateria da circa 10 anni, oltre che di un bar a Maceiò.
Lascia due figli, uno di 7 anni, avuto dalla relazione con una donna dello Stato di Alagoas, l’altro di 33. In Italia la madre, la sorella e il fratello. Campagnola era molto noto nel Monferrino anche per i suoi trascorsi da calciatore dilettante.
Il delitto commesso da un militare in pensione
Secondo i testimoni, il delitto sarebbe stato commesso da un militare in pensione al termine di un litigio a cui avrebbe preso parte la moglie del militare, arrestata perché avrebbe incoraggiato il marito a commettere il delitto. Pare che i due volessero posizionare il carretto dei dolciumi davanti all’ingresso del locale di Campagnola, senza il permesso di quest’ultimo.