Ariano Irpino: arresti domiciliari per una suora madre superiora

La suora appartiene alla Congregazione dello Spirito Santo ed è gravemente indiziata del delitto di furto

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Ariano Irpino: arresti domiciliari per una suora madre superiora
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Ariano Irpino: arresti domiciliari per una suora madre superiora. La suora appartiene alla Congregazione dello Spirito Santo ed è gravemente indiziata del delitto di furto.

Nella giornata di oggi, dopo un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i militari della Compagnia dei carabinieri di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, hanno messo in atto un’ordinanza di arresti domiciliari.

Il provvedimento è stato emesso dal GIP del Tribunale Ordinario di Tivoli, nei confronti di una suora della Congregazione dello Spirito Santo.

L’accusa rivolta alla religiosa è quella di furto di gioielli e monili d’oro ex-voto, custoditi nella Curia Vescovile di Ariano Irpino, luogo nel quale la suora stessa ricopriva l’incarico di madre superiora.

Convalida dell’arresto

L’ordinanza è stata emessa in seguito alla convalida dell’arresto della suora, avvenuto l’8 ottobre 2024. Inizialmente, le indagini erano state avviate in seguito a una denuncia-querela presentata dal Vescovo di Ariano Irpino.

Il prelato lamentava la mancanza di oro votivo in alcune parrocchie della Diocesi di Ariano Irpino. Dalle indagini è emerso che la suora aveva accesso alla stanza dove l’oro votivo era custodito e si era indebitamente impossessata dei gioielli d’oro e argento appartenenti a diverse parrocchie della diocesi.

Tra le chiese coinvolte sono state citate quelle di Santa Maria delle Fratte e Sant’Euplio di Castel Baronia, Santa Maria Assunta in Cielo di Ariano Irpino e altre ancora.

È stato riferito anche del furto di una reliquia di San Nicola di Bari

Le indagini hanno inoltre rivelato che la suora aveva ceduto i beni rubati a esercizi commerciali, per un ammontare di circa 80.000 euro, e che aveva trasferito il denaro all’estero.

L’attività criminosa ha causato la perdita di gran parte dell’oro votivo, di cui è stato possibile recuperare solo una parte. Considerato il pericolo di fuga dell’indagata, in seguito alla sua condotta e ai suoi contatti con l’estero, l’Ufficio di Procura ha emesso un decreto di arresto, eseguito a San Cesareo.

Il GIP presso il Tribunale Ordinario di Tivoli ha quindi emesso l’ordinanza di arresti domiciliari, alla luce della gravità del reato, della possibilità di contaminazione delle prove e del rischio di recidiva.

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