Arrampicata fatale: medico in pensione muore sotto gli occhi di un’amica

Redazione
Arrampicata fatale: medico in pensione muore sotto gli occhi di un’amica

Arrampicata fatale: medico in pensione muore sotto gli occhi di un’amica. Era uscito con una amica per una escursione. Ma Giovanni Cattaino, medico di Tolmezzo di 66 anni, da poco andato in pensione, durante l’arrampicata lungo la ferrata Senza Confini a Passo Monte Croce Carnico, è scivolato ed è precipitato.

Quando sono giunti sul posto i soccorsi non hanno potuto fare altro che costatare la morte del medico. Era di Casa lassù tra le montagne. Ne conosceva la storia le amava nel profondo. Perchè per lui l’arrampicata era più che una passione. Era vita, era storia, condivisione scoperta continua.

Era attento il “Doc” tra le montagne. «Lui era il maestro della prudenza». Fatica ad accettare quanto accaduto Alessandro Benzoni, il presidente della sezione di Tolmezzo del Cai. Cattaino era stato per lui una guida, un punto di riferimento, la prima persona che aveva conosciuto quando aveva cominciato ad arrampicare.

«Giovanni era iscritto al Cai ed era stato membro del Consiglio direttivo per tre anni negli anni Novanta – affermato –. Era un’anima della sezione con la sua incessante attività di sistemazione delle falesie.

Lui la montagna la amava a 360 gradi, la viveva in bici, sullo sci, arrampicando. Era un uomo di grande cultura, gestiva un blog molto seguito da tutti gli amanti della montagna dando notizie sempre originali e mai banali.

Ricercava posti nuovi

Un ricercatore di posti nuovi e sempre pronto a dare consigli giusti a tutti coloro che sono cresciuti nelle sue falesie attrezzate». È morto tra le sue montagne Giovanni, medico di base a Tolmezzo andato in pensione nel dicembre 2020.

«Facendo ciò che più amava» ricorda la sorella Francesca, che risiede a Tolmezzo, anche lei medico. «Era sempre stato un grande sportivo – racconta –, sciava, andava in bicicletta e poi ovviamente arrampicava.

Eravamo molto uniti e condividevamo la passione per la montagna. L’ultima volta l’aveva incontrato sabato. Non si fermava mai. Ultimamente faceva il volontario in ospedale per aiutare i colleghi dopo il duro periodo del Covid e in passato aveva fatto volontario in Guinea e in Bosnia».

Il fratello Giacomo, medico ma a Pordenone, ricorda «la sua passione immensa per la natura e la montagna. È stata una fatalità tremenda perché lui è sempre stato tanto attento. In passato si era messo al servizio della comunità ricoprendo il ruolo di assessore nella giunta Tondo».

Profondo cordoglio

La notizia della scomparsa di Cattaino ha destato un profondo cordoglio nel capoluogo carnico dove aveva operato fin dagli anni Ottanta. «Per Tolmezzo e per la comunità di chi ama la montagna e l’arrampicata – afferma il sindaco Francesco Brollo – è una notizia e un colpo durissimo.

Possedeva come pochi la maestria di muoversi in parete e davvero è difficile accettare quanto accaduto, tra l’altro lungo una via ferrata. Chi conosce e ama la montagna non può che astenersi da commenti senza sapere cosa è successo».

«Per quanto anche io abbia fatto una volta quella ferrata – conclude –, che è si impegnativa ma non certo per chi ha esperienza e capacità, non mi dà certo titolo per dare spiegazioni. Resta un vuoto e lo smarrimento per la perdita di un medico stimato andato in pensione da qualche mese e un rocciatore di spessore e conoscenza». —

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