Arrampicata finisce in tragedia nel Reggiano, muore 63enne

Redazione
Arrampicata finisce in tragedia nel Reggiano, muore 63enne

Arrampicata finisce in tragedia nel Reggiano, muore 63enne. Un uomo di 63 anni, residente a Montecchio Emilia, è morto ieri dopo un malore accusato al termine di una salita su una via ferrata nella zona di Civago, sull’Appennino reggiano.

Insieme a un suo amico era andato ad arrampicare, decidendo di salire la ferrata del Barranco, un sentiero attrezzato con cavo d’acciaio che parte del letto del fiume Dolo e risale una lama di roccia per circa 200 metri fino ad arrivare alla strada che conduce al paese di Civago.

Terminata la salita il 63enne ha cominciato a sentirsi male ed è caduto a terra privo di conoscenza. L’amico ha immediatamente chiamato il 118. Sono circa le 12.45 e sul posto è inviata l’ambulanza di Villa Minozzo, la squadra del Soccorso Alpino e Speleologico stazione Monte Cusna.

Inoltre è allertato anche l’elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un tecnico del Cnsas. Ad arrivare in pochi minuti, infatti, è proprio l’elicottero.

Il medico è sbarcato sul posto con l’ausilio del verricello, ma il 63enne era già in arresto. Nonostante i tentativi di rianimazione per l’uomo non c’è stato, purtroppo, nulla da fare.

Più di mille giovani a ballare, chiusa discoteca a Rimini

Ballavano in oltre mille la notte scorsa in una discoteca di Rimini, in violazione di ogni normativa anti-Covid. Per questo, e per altre violazioni riscontrate, la Polizia locale di Rimini ha disposto la chiusura immediata del locale, la discoteca Ecu.

Titolare deferito all’autorità giudiziaria. Durante i controlli, eseguiti con il supporto dell’unità cinofila, e in collaborazione con gli uffici della Questura, sono stati sequestrati anche modesti quantitativi di hashish, marijuana e cocaina.

Segnalato lo stato precario di diversi ragazzi, probabilmente sotto l’effetto di ecstasy e Lsd. Nella discoteca Ecu c’erano tre piste da ballo, altrettanti Dj, e un solo addetto alla sicurezza per far fronte a centinaia di giovani e giovanissimi che ballavano accalcati – mille come riferisce il Comune di Rimini, 500 secondo quanto riferito dalla Questura.

Oltre alla violazione delle normative anti-Covid, al gestore dell’Ecu sono state quindi contestate anche irregolarità per le uscite di sicurezza, per gli estintori e per l’unica presenza di un addetto alla sicurezza. La serata era pubblicizzata sul sito del locale a tema musicale ‘afro’, “il primo raduno afro dell’estate in riviera”.

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