Arriva dagli Usa un’altra epidemia: migliaia di morti

Redazione
Arriva dagli Usa un’altra epidemia: migliaia di morti

Arriva dagli Usa un’altra epidemia: migliaia di morti. Arrivano dagli Usa, storica avanguardia delle tendenze che poi invaderanno gran parte del mondo economicamente avanzato, segni nefasti. Uno dei più tragici è legato alla diffusione delle “morti per disperazione”.

Una vera e propria epidemia che ha visto, solo negli Stati Uniti, nel 2017, morire 158.000 persone. Per suicidio overdose o malattie correlate all’abuso di alcool

La ricerca di un senso profondo per la nostra vita, le relazioni, il lavoro, rappresenta il bisogno più fondamentale che ogni essere umano cerca.Lo fa consciamente o inconsciamente.

Riuscire a costruire una narrazione logica e coerente della propria vicenda esistenziale. Sentirsi utili agli altri, capaci di fare la differenza. Consapevoli di operare in vista di un fine che riteniamo giusto e degno di valore. Sono questi gli elementi che ci aiutano ad attribuire significato alle nostre azioni.

Ne stiamo parlando ormai da varie settimane, qui su “Mind the Economy”, anche in ambito economico. Poi, naturalmente, c’è il contesto, l’ambiente nel quale ci muoviamo, il microcosmo e il macrocosmo che abitiamo e che è determinante nel facilitare o ostacolare questo processo di costruzione del senso.

Arrivano dagli Usa, storica avanguardia delle tendenze che poi invaderanno gran parte del mondo economicamente avanzato, segni nefasti relativi all’evoluzione di questo ambiente. Uno dei più tragici è legato alla diffusione delle “morti per disperazione” (deaths of despair).

Una vera epidemia

Una vera e propria epidemia che ha visto, solo negli Stati Uniti, nel 2017, morire 158.000 persone di suicidio, overdose o malattie correlate all’abuso di alcool. È come se ogni giorno di quell’anno tre Boeing 737 MAX si fossero schiantati, causando la morte di tutti i passeggeri.

Una vera tragedia

Una tragedia di dimensioni enormi che ha la sua radice in “una società che non riesce più a offrire ai suoi membri un ambiente nel quale essi possano vivere una vita dotata di senso”. Così si esprime il premio Nobel per l’economia Angus Deaton. Leggi anche qui

Questa ‘”epidemia” è selettiva, colpisce infatti in maniera prevalente americani bianchi della classe media o operaia e con un livello basso di istruzione. È a queste persone che, progressivamente ma inesorabilmente, la vita appare sempre meno degna di essere vissuta. Questo è il primo dato anomalo. Continua a leggere su ILSOLE24ORE

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