Artista salentino illustra in un fumetto la vita di Don Tonino Bello
Artista salentino illustra in un fumetto la vita di Don Tonino Bello. Più di 350 tavole sono già pronte. E quelle restanti stanno per essere concluse.
Andranno a concludere il primo fumetto sulla vita di Don Tonino Bello, il vescovo originario di Alessano e tra le figure più apprezzate del mondo cristiano.
Il creatore è Adriano Pisanello, salentino anche lui.
“Mi ha colpito una sua celebre frase destinata a fare molto rumore: “Non dobbiamo più avere i segni del potere, ma il potere dei segni.”
Questo è un punto in cui vale davvero la pena soffermarsi.
In genere la parola potere mi ha sempre messo in difficoltà e a tratti anche trasmesso un po’ di paura. Don Tonino è un baluardo della speranza.
Portavoce dell’amore che si incarnava nella concretezza ed era protettivo verso gli indifesi, i tossicodipendenti, gli sfrattati, i poveri, insomma… degli emarginati dalla società.”
“Era consapevole del fatto che si poteva avere invece solo il potere dei segni, attraverso semplici gesti e azioni. Come andare incontro a una società fatta di periferie estenziali, bisognosa dell’ascolto, dell’abbraccio e del linguaggio esigente per la sensibilità prevalente”.
“Raccontare la storia di don Tonino Bello a fumetti è una idea partita dal fatto che, in precedenza, avevo lavorato per un progetto fumettistico su un’altra figura altrettanto carismatica.”
“Quella di un mio compaesano don Quintino Sicuro, in l’occasione del 50esimo anniversario della sua scomparsa”.
“Il fratello di don Tonino, Trifone Bello, è venuto a conoscenza di questo lavoro fumettistico grazie a degli amici in comune.”
“Mi ha contattato per un incontro e ci siamo dati appuntamento proprio sulla tomba del religioso alessanese. Una volta incontrati mi ha passato del materiale, in modo da poter dare il via a questo nuovo progetto”.
“Stiamo vivendo un momento molto particolare a causa del Covid-19. Posso solo dire che di sicuro sarà pronto per il 2021, credo in estate, anche se spero anche un po’ prima”.
Mariagrazia Veccaro
