Asso: chi è il brigadiere Antonio Milia che ha freddato il comandante Doriano Furceri

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Asso: chi è il brigadiere Antonio Milia che ha freddato il comandante Doriano Furceri
Antonio Milia

Asso: chi è il brigadiere Antonio Milia che ha freddato il comandante Doriano Furceri. Ricoverato a gennaio nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia, a Como, per aver manifestato l’intenzione di commettere atti autolesionistici.

Dopo alcune efficaci cure è dimesso passando un periodo di convalescenza lontano dal lavoro e dalla benemerita divisa per far sì che ritrovasse l’equilibrio di sempre. Successivamente era stato sottoposto a tutti i controlli previsti e ritenuto idoneo a tornare in servizio senza limitazioni di mansioni.

Idoneo a girare armato

Idoneo, quindi, anche a portare e gestire un’arma da fuoco. Riammesso in servizio a far data dal 18 ottobre dopo un anno circa. Nella caserma di Asso, durante il periodo di convalescenza del brigadiere Milia, fu assegnato il comando al maresciallo Doriano Furceri.

Tra i due militari, quindi, solo una superficiale conoscenza. Il brigadiere Milia è sposato, ha tre figlie e vive in caserma, dove presta servizio da molti anni. Conosce bene ogni angolo di Asso e dei comuni limitrofi.

Dopo mesi di cure e la sua riammissione in servizio con piene mansioni, i medici hanno dichiarato che nulla era più apparso come pericoloso e allarmante fino al pomeriggio di ieri, 27 Ottobre.

Quando il brigadiere Antonio Milia, attualmente in ferie, si reca in caserma e spara, uccidendo, con la sua pistola d’ordinanza, tre colpi verso il comandante Doriano Furceri anche lui sposato con tre figli.

Il brigadiere Milia  era alla vigilia della pensione

Il brigadiere Milia sarebbe andato in pensione tra un anno per il raggiungimento di età e anni di servizio. Cosa fosse accaduto all’origine non è noto e tante cose sono ancora da capire.

Nessun testimone su quanto successo in quei minuti, sulla conversazione tra Milia e Furceri, sui rapporti tra di loro o le parole che hanno scambiato. Secondo quanto emerge da indiscrezioni investigative il motivo che avrebbe portato il brigadiere ad uccidere il suo superiore sarebbe l’opposizione, da parte del comandante, alla riammissione in servizio del brigadiere.

Un collega ha solo sentito il primo colpo esploso e un urlo di dolore del comandante Doriano Furceri. Nessuno ha avuto la possibilità di parlare con Milia per poter avere una spiegazione, nemmeno poter sapere le condizioni di Furceri.

Scattato l’allarme, c’era da risolvere quella situazione, con un carabiniere armato e asserragliato in caserma, e il suo comandante ferito a colpi di pistola. Inizialmente nessuno si sbilanciava sulle sue condizioni, sperando di riuscire ad entrare, ma, allo stesso tempo, tutto è diventato più chiaro.

Adesso bisogna ricostruire quanto accaduto e cercare di capire cosa ha fatto scattare la furia assassina in Milia.

Vanessa Miceli

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