Asso: dopo l’interrogatorio Milia trasferito in ospedale

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Asso: dopo l’interrogatorio Milia trasferito in ospedale

Asso: dopo l’interrogatorio Milia trasferito in ospedale. Il brigadiere Antonio Milia è accusato di aver ucciso il comandante della stazione, Doriano Furceri e di aver ferito un militare dei Gis dei carabinieri di Livorno durante l’irruzione in caserma effettuata all’alba di oggi che ha portato al suo arresto.

Antonio Milia, 57 anni, ha sparato tre colpi al comandante, Doriano Furceri, uccidendolo. La vittima sarebbe morta subito. “L’ho ammazzato”, ha urlato Milia, ripetendolo poi più volte nelle ore successive.

Il brigadiere ha impugnato sempre la pistola

Durante la negoziazione Milia avrebbe tenuto sempre in mano la pistola. L’arma l’ha puntata sia verso se stesso sia verso chi cercava di avvicinarsi. A poca distanza da lui si vedeva il corpo del comandante.

Doriano Furceri, dopo il primo colpo, ha cercato di scappare via quando è raggiunto da altri due colpi di pistola che lo hanno tramortito nel corridoio della caserma. Dopo 13 ore di negoziazione si è deciso di attivare il blitz e, quindi, l’irruzione dei Gis dentro la caserma.

Tutto è durato pochi secondi. Nel brevissimo tempo che è durata la scena, però, ha ferito ad una gamba un carabiniere dei Gis con un altro colpo di pistola esploso dall’arma impugnata dal brigadiere Antonio Milia.

Alla fine di un lungo interrogatorio avvenuto in caserma a Como, è stato confermato l’arresto di Antonio Milia. Poi,  è però portato in ospedale e non in carcere per le sue condizioni di salute perché sarebbe stato ferito da un cane dell’unità cinofila durante il blitz dei carabinieri, che hanno utilizzato anche il taser.

Le indiscrezioni portano a pensare che a scatenare la furia omicida del brigadiere sia la rabbia che nutriva nei confronti del comandante Furceri che non approvava il rientro in servizio del suo sottoposto dopo l’episodio di malessere psicologico che aveva afflitto il brigadiere Antonio Milia.

Vanessa Miceli

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