Aurora Ramazzotti: “Cesare avrà un fratellino”

Redazione
Aurora Ramazzotti: “Cesare avrà un fratellino”
Aurora Ramazzotti

In una profonda conversazione con il settimanale Gente, Aurora Ramazzotti si è aperta riguardo la sua vita privata. La primogenita di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti è diventata madre nel marzo precedente. Con sicurezza, afferma che il piccolo Cesare avrà in futuro un fratello. Tuttavia, Goffredo Cerza, il suo partner, manifesta una preferenza per rimandare un poco la decisione.

Aurora Ramazzotti, il secondo figlio e le nozze

Aurora Ramazzotti ha dichiarato il suo desiderio di espandere la propria famiglia, affermando che Cesare potrebbe presto avere un fratello minore. Tuttavia, è preoccupata per la possibilità di un ampio divario d’età tra i due, sebbene abbia anche espresso la sua disponibilità a prendersi del tempo per godersi di nuovo la vita.

Tuttavia, sottolinea che la decisione finale spetta al padre dei suoi figli. Dal canto suo, il partner di Aurora Ramazzotti, Goffredo Cerza, mostra una certa prudenza in merito a un secondo figlio. Sottolineando che la questione comporterebbe anche un aumento dei costi, con la necessità di una casa più grande e di una vettura più spaziosa. Tuttavia, egli non sottintende che ci sia da attendere troppo a lungo per avere un altro figlio, suggerendo un intervallo di tre a cinque anni.

Per quanto riguarda il matrimonio, Aurora Ramazzotti afferma che non è qualcosa che ha in programma per il momento. Preferendo concentrarsi su un secondo figlio e ritardando ulteriori discussioni sul matrimonio. Rivela inoltre il suo punto di vista, secondo il quale avere un figlio è comunque un vincolo perenne.

Il parto e i kili

Aurora Ramazzotti ha rivelato di aver messo 20 chili durante la sua gravidanza e ha sottolineato che, per la prima volta nella sua vita, non le interessava. Dopo il parto, la sua priorità è rimasta sempre rivolta verso suo figlio, a scapito della dieta. Ha inoltre illustrato le ragioni per cui è stato necessario un parto cesareo.

“Hanno tentato per tre giorni di indurre un parto naturale, ma infine hanno deciso di ricorrere al cesareo. Mio figlio, semplicemente, non desiderava nascere. Il ginecologo aveva predetto che si sarebbe dovuto ricorrere a questa alternativa se il parto indotto non avesse avuto successo. Io desideravo che Cesare venisse al mondo nel modo più naturale possibile, ma ho risentito della pressione sociale”, ha affermato.

Ha poi proseguito: “Mi chiedono se ho allattato Cesare. Sì, per un periodo. Poi, all’improvviso, non era più possibile. Dopo un cesareo molto doloroso, preferivo che durante la notte fosse un altro a dargli il biberon. Ho tentato di allattarlo con il mio latte finché ne ho avuto a sufficienza.

Sono rimasta turbata per non essere stata in grado di partorire naturalmente e allattarlo. La società esercita un certo tipo di pressione quando si tratta di parto e allattamento naturale, ciò può farti sentire meno madre se opti per il cesareo o se non riesci ad allattare. Io, tuttavia, credo che ogni madre dovrebbe avere il diritto di decidere come dare alla luce”.

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