Bambine uccise: corpo della mamma ritrovato nell’Adige

Redazione
Bambine uccise: corpo della mamma ritrovato nell’Adige

Bambine uccise: corpo della mamma ritrovato nell’Adige. È stato trovato nel fiume Adige il corpo della donna cingalese di 34 anni accusata di aver ucciso le sue due bambine di 3 e 11 anni nella casa famiglia comunale di Verona dove vivevano dallo scorso gennaio.

Secondo gli inquirenti la donna avrebbe soffocato le bimbe nel sonno prima di fuggire e poi togliersi la vita gettandosi nel fiume. Il cadavere, secondo le prime informazioni, era in un’ansa dell’Adige vicino al Lazzaretto di Porto San Pancrazio.

Poche ore prima gli stessi vigili del fuoco insieme con la squadra mobile di Verona e volontari della Protezione Civile avevano trovato sulla riva del fiume la borsa della donna con all’interno il cellulare.

Il segnale dello smartphone

E’ stato il segnale dello smartphone che fino a ieri pomeriggio risultava acceso a portare gli inquirenti sull’argine dell’Adige. Fin da dubito l’ipotesi degli investigatori era quella di un gesto estremo da parte della 34enne.

Secondo una testimonianza riportata in forma anonima dall’Adige avrebbe espresso la volontà di fare del male alle figlie. “Piuttosto che dare le bambine a mio marito le ammazzo e mi ammazzo”, avrebbe detto Sachithra.

Lo avrebbe ribadito più di una volta alle persone che ha frequentato in questi mesi durante la permanenza nella struttura d’accoglienza; dove era stata alloggiata dal tribunale dei Minori dopo aver denunciato dei maltrattamenti da parte del marito.

I risultati dell’autopsia: Le bambine sono state soffocate

Intanto l’autopsia ha rivelato che le due sorelline sono morte per soffocamento meccanico violento. Non è chiaro come la donna le abbia uccise, né cosa abbia usato, per questo saranno fatti altri approfondimenti medico legali, come gli esami tossicologici, ma il pm Federica Ormanni, darà il nulla osta per la sepoltura.

“Per favore le bambine hanno la febbre, datemi una medicina e poi lasciatele dormire. Oggi non le mando a scuola”, avrebbe detto ieri mattina Sachithra Mahawaduge a un’assistente sociale della casa d’accoglienza che, trascorso un po’ di tempo, sarebbe entrata in camera per controllare la situazione.

A raccontare l’accaduto è il sindaco di Verona, Federico Sboarina: “Ha visto le bambine a letto che sembravano dormire, la luce accesa nel bagno e per questo ha pensato che la madre si trovasse all’interno del bagno ed è uscita dalla stanza – ha ricostruito il primo cittadino.

Trascorsi una decina di minuti, l’operatrice è tornata nella camera, è entrata in bagno e si è resa conto che non c’era nessuno. A quel punto è andata a controllare le due bimbe facendo la terribile scoperta. Erano già prive di vita”.

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