Bari: incidente in tangenziale, muore 53enne
Bari: incidente in tangenziale, muore 53enne. Altro incidente stradale mortale: in serata, sulla tangenziale di Bari, all’altezza di San Giorgio, un’auto si è ribaltata ed è deceduta una 53enne. Sul posto personale Anas e polizia locale.
Traffico in tilt in direzione nord. Nel sinistro non risulterebbero altri mezzi coinvolti. Sul posto, oltre al 118, sono intervenuti vigili del fuoco, polizia locale e personale Anas. Il traffico risulta fortemente rallentato nel tratto compreso tra le uscite di Torre a Mare e Triggiano.
Si tratta del terzo incidente mortale in poco più di due settimane sulla strada. Domenica 23 ottobre, lo schianto in moto costato la vita a un’altra donna. Domenica scorsa, un altro sinistro mortale in cui ha perso la vita una 50enne.
Assalti ai portavalori, blitz sgomina banda: anche un bitontino tra i “vertici” del gruppo
Sarebbe originario di Bitonto uno dei vertici di una presunta organizzazione criminale, con base principale nel Foggiano, dedita alle rapine ai furgoni portavalori in Puglia e in altre regioni italiane. In manette sono finite 17 persone, tra cui vi sono alcuni originari di Cerignola (Foggia) e di Bitonto.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Foggia in collaborazione con le Squadre Mobili di Bari e del capoluogo dauno e la Polizia Stradale, sono state avviate a seguito di un assalto a un furgone portavalori messo a segno nel luglio 2020 alla periferia di Cerignola.
Al gruppo sono contestati vari colpi messi a segno: tra questi due rapine rispettivamente ad agosto 2020, ad un porta valori, sull’autostrada A14 tra gli svincoli Cerignola Est e Canosa di Puglia, e a settembre 2020 sulla Ss 268 vicino Angri (Salerno) ad un autotrasportatore.
Contestate anche due tentate rapine
Contestate anche due tentate rapine, sempre a tir, avvenute a Zapponeta (Foggia) ad ottobre 2020 e a Silavengo (Novara) a marzo 2021. In manette è finito il 51enne bitontino Vincenzo Mundo, ritenuto assieme al cerignolano Giuseppe Bruno “in posizione di leadership” del gruppo.
Dall’inchiesta è emerso che le azioni del gruppo criminale state organizzate secondo un articolato schema operativo “marcatamente paramilitare”: gli assalti, pianificati nei minimi dettagli, avrebbero visto la partecipazione di almeno 10 persone, ognuno con ruoli definiti.
L’esecuzione sarebbe avvenuta attraverso autovetture, mezzi pesanti e mezzi d’opera provento di furti, consumati da fiancheggiatori dell’associazione. Nel corso delle azioni criminose, inoltre, sarebbero state utilizzate armi di vario calibro, selezionate a seconda dell’obiettivo da colpire, tra le quali si rilevano armi da guerra del tipo kalashnikov.
Tra i componenti dei commando vi sarebbe stato anche il 28enne barese Christian Profeta, arrestato nel corso del blitz di oggi. I colpi, spiegano gli inquirenti, stati caratterizzati da una particolare violenza e spregiudicatezza, esponendo ad un rischio elevato tutte le vittime dirette e le persone presenti sul “teatro dell’azione”.
Prima degli assalti sopralluoghi e monitoraggi
Prima di ogni assalto, secondo gli inquirenti, il gruppo avrebbe compiuto sopralluoghi e monitoraggi dei transiti dei veicoli da assaltare, preparando la scena del crimine già alcune ore prima, attraverso taglio o smontaggio di porzioni di guardrail, collocando lungo la strada catene e bidoni con chiodi, frapponendo auto e veicoli rubati anche durante l’assalto ad alcuni viaggiatori.
In alcuni casi i mezzi sarebbero dati alle fiamme per ostacolare o ritardare la reazione delle Forze dell’Ordine. I malviventi avrebbero anche adoperato disturbatori di frequenza ad ampio raggio per impedire le comunicazioni tra le forze di polizia e non solo.
Dalle indagini, inoltre, vi sarebbero alcuni collegamenti con altre rapine messe a segno a un portavalori sull’A1 a Lodi nel dicembre 2021, a un altro furgone simile sull’A16 tra Cerignola e Canosa nel maggio 2015, nonché una tentata ad un altro mezzo Ivri in corso Roma a Cerignola nel maggio 2017, davanti ad una banca.