Bari, tanta gente sul lungomare a godersi il sole in barba al Dpcm

Redazione
Bari, tanta gente sul lungomare a godersi il sole in barba al Dpcm

Bari, tanta gente sul lungomare a godersi il sole in barba al Dpcm. C’è chi cammina, fa sport e c’è chi è stato immortalato mentre è disteso sulla battigia.

Basta un po’ di sole e la città di Bari si popola di persone: alla faccia del Coronavirus.

Il lungomare oggi (come testimoniano la foto scattata è di Luca Turi) è pieno di gente che cammina, fa sport e c’è chi è stato immortalato mentre è disteso sulla battigia.

Tutto questo, ovviamente, in barba a tutte le cautele suggerite dalle istituzioni prima e dal buon senso, poi.

Alcuni non rispettano nemmeno il distanziamento sociale, seduti  alle panchine del centro e perfino senza mascherina.

Tuglie, scoperta «azienda fantasma»: in 24 nei guai per truffa

Trecentomila euro sottratti all’Inps da una società costituita appositamente per far beneficiare oltre venti finti lavoratori di indennità di disoccupazione e malattia e di contributi ai fini pensionistici.

È ciò che hanno denunciato a Tuglie (Le) i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Lecce. Nei guai sono finiti un imprenditore a nel settore del confezionamento di abbigliamento, un consulente del lavoro e 22 lavoratori probabilmente finti.

Le indagini sono condotte dai militari del Nil insieme al personale ispettivo dell’Inps e ai carabinieri del comando provinciale di Lecce.

Gli accertamenti hanno permesso di appurare l’esistenza di una società – un «contenitore vuoto», lo hanno definito gli investigatori – che sarebbe costituita appositamente per denunciare all’Inps le posizioni lavorative di 22 persone.

L’obiettivo, stando a quanto accertato dai militari nel corso delle indagini, era quello di far percepire ai falsi dipendenti le indennità a sostegno del reddito.

Così nelle tasche dei denunciati sarebbero finiti contributi non dovuti per malattia, maternità e disoccupazione. Di conseguenza, avrebbero beneficiato anche dei contributi per la futura pensione.

Il presunto danno, per le casse dell’Inps, è stimato in circa 300mila euro tra prestazioni non dovute ma erogate e contributi previdenziali non versati.

Al termine delle attività di indagine, sono scattate 24 denunce a piede libero. Dinanzi all’autorità giudiziaria dovranno presentarsi un imprenditore di Tuglie, operante nel settore del confezionamento di abbigliamento, e un consulente del lavoro.

Oltre, naturalmente, ai 22 lavoratori che, stando a quanto accertato dai carabinieri e dagli ispettori dell’Inps, avrebbero usufruito delle prestazioni non dovute.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR