Benedetto Ceraulo è morto in ospedale a Pisa

L'uomo di 63 anni uccise Maurizio Gucci e la scorsa settimana si era sparato al volto dopo aver ferito il figlio Gaetano

Redazione
Benedetto Ceraulo è morto in ospedale a Pisa

Benedetto Ceraulo è morto in ospedale a Pisa. L’uomo di 63 anni uccise Maurizio Gucci e la scorsa settimana si era sparato al volto dopo aver ferito il figlio Gaetano.

Benedetto Ceraulo, 63 anni, è deceduto all’ospedale di Pisa dopo essersi sparato in testa, evento occorso in seguito a una disputa con il figlio Gaetano, 37 anni.

Durante la lite, avvenuta il 22 aprile nel giardino della loro casa a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, l’uomo ha colpito il figlio al volto con due colpi di pistola. Il diverbio, secondo le prime indagini dei carabinieri, sarebbe scaturito da un motivo banale: un graffio all’auto causato dal figlio.

Dopo l’accaduto, Gaetano, pur se ferito, ha condiviso un messaggio su Facebook perdonando il padre per quanto accaduto. Gaetano era giunto da Milano per trascorrere le festività pasquali con il padre, che si era stabilito a Santa Maria a Monte dopo aver vissuto ad Acciaiolo.

L’omicidio di Maurizio Gucci

Benedetto Ceraulo era noto per il suo ruolo nell’omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto il 27 marzo 1995 a Milano. In quel periodo, Ceraulo lavorava come pizzaiolo siciliano e, a causa di gravi difficoltà economiche, accettò di uccidere Gucci in cambio di denaro.

Gucci fu assassinato nell’ingresso del suo ufficio in via Palestro 20, su incarico della sua ex moglie, Patrizia Reggiani. Il movente principale fu il risentimento e motivazioni economiche legate al possibile matrimonio di Gucci con Paola Franchi, che avrebbe ridotto l’assegno di mantenimento di Reggiani.

L’omicidio fu pianificato con l’aiuto di Giuseppina “Pina” Auriemma, che mise in contatto la mandante con Ivano Savioni, tramite il quale furono coinvolti Orazio Cicala e Benedetto Ceraulo.

Le indagini si conclusero con l’arresto dei responsabili nel gennaio 1997. Patrizia Reggiani fu condannata a 29 anni come mandante, Ceraulo ricevuto l’ergastolo come esecutore materiale, mentre Auriemma, Savioni e Cicala ricevettero pene inferiori.

Le condanne furono in seguito ridotte. Reggiani fu rilasciata nel 2016 dopo aver scontato 18 anni per buona condotta, mentre Ceraulo fu liberato dopo aver pagato la sua pena ridotta a 28 anni.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR