Berlusconi: Zangrillo, problema cardiaco, imposto ricovero

Redazione
Berlusconi: Zangrillo, problema cardiaco, imposto ricovero

Berlusconi: Zangrillo, problema cardiaco, imposto ricovero. Silvio Berlusconi è stato ricoverato al Centro cardio toracico di Monaco, ospedale specializzato del Principato di  Ranieri, vicino alla residenza di Berlusconi.

E’ stato Alberto Zangrillo, suo medico di fiducia, a decidere il suo ricovero a Monaco per “un problema cardiaco aritmologico”. “Lunedì – ha spiegato il professore all’Ansa – sono andato d’urgenza dove risiede temporaneamente il presidente.

Nel Sud della Francia, per un aggravamento”; e “ho imposto il ricovero ospedaliero a Monaco perché ho ritenuto prudente non affrontare il trasporto in Italia, viste le condizioni particolari in cui versava Berlusconi”.

Berlusconi si trovava a Valbonne, la località vicino a Nizza dove ha trascorso anche gran parte del lockdown. Silvio Berlusconi, riferiscono, invece, fonti parlamentari azzurre, è ricoverato al Centro cardio toracico del Principato di Monaco per accertamenti di routine.

Il presidente di Forza Italia dovrebbe tornare a casa, a Valbonne, nella villa della primogenita Marina in Provenza, tra pochi giorni, non appena saranno terminati gli esami che sono previsti in questi casi.

Reddito: in 26 senza requisiti a Mantova, denunciati da Gdf

La Guardia di Finanza di Mantova ha scoperto 26 persone che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti. In totale è stato calcolato che avevano sottratto indebitamente oltre 260mila euro di sussidi.

Tra i vari casi accertati, gli uomini delle Fiamme gialle hanno individuato quattro soggetti ritenuti assidui scommettitori su piattaforme online; di cui uno intestatario di undici conti di gioco online.

E c’erano, fra questi, anche tre persone che percepivano il reddito di cittadinanza in carcere; e altri tre che percepivano il sussidio previsto senza aver comunicato che un loro familiare era in carcere.

Tra le persone denunciate alla procura di Mantova anche una risultata proprietaria di ben cinque unità immobiliari in provincia di Cremona che non erano dichiarate e quindi non influivano sul montante reddituale.

E c’era anche chi è poi risultato titolare di due partite Iva e che al momento di chiedere il sussidio non lo aveva dichiarato, proprio per non perdere il diritto ad ottenere le provvidenze previste dal Reddito di Cittadinanza.

  •  

Redazione

La redazione de L'inserto, articoli su cronaca, economia e gossip

Modifica le impostazioni GPDR