Bianca Berlinguer nella bufera: lo ha fatto ad Orsini

Redazione
Bianca Berlinguer nella bufera: lo ha fatto ad Orsini
Bianca Berlinguer

Bianca Berlinguer nella bufera: lo ha fatto ad Orsini. Dopo le polemiche dell’ultima settimana, il professore Alessandro Orsini è tornato a Cartabianca e Bianca Berlinguer ha specificato che la sua presenza nell’ultima puntata è a titolo gratuito.

La conduttrice, COME SCRIVE IL GIORNALE, ha equiparato la televisione pubblica alle altre emittenti che, a suo dire, avrebbero proposto una cifra molto superiore i 2000 euro contrattualizzati dalla Rai al professor Orsini per averlo in studio.

Eppure, lui avrebbe comunque scelto di presenziare in studio da Bianca Berlinguer, che gli ha anche offerto uno spazio di oltre dieci minuti in solitaria senza contraddittorio.

Privilegio non concesso a un altro ospite di puntata, il politologo Vittorio Emanuele Parsi, che dopo uno scontro con Bianca Berlinguer ha abbandonato lo studio.

Un privilegio che ha permesso ad Alessandro Orsini di esporre senza interruzioni la sua analisi. Il professore di Sociologia del terrorismo internazionale ha respinto le accuse di essere un filo-putiniano. (NB: SULLA GUERRA)

La posizione di ORSINI

Ribadendo di aver già dichiarato di riconoscere i ruoli di aggredito e di aggressore, oltre che di aver condannato l’invasione di Putin. Dal suo punto di vista, le reazioni veementi contro le sue analisi hanno un origine particolare.

Sono derivanti da una “ragione endopsichica, ossia la paura delle persone che quello che io dica sia vero e quindi c’è un rifiuto. La gente ha paura di quello che dico.

L’Unione europea ha commesso degli errori, cosa della quale sono convinto e che ribadisco. Che le nostre politiche espansive abbiano avuto un ruolo decisivo in questa crisi”.

Ma Alessandro Orsini ha anche gonfiato il petto quando Bianca Berlinguer ha citato l’elogio della Tass alle sue analisi: “È stato il più grande onore per me da studioso, perché è un’agenzia nemica.

Ho sempre sognato di essere questo, come dico ai miei studenti: un uomo è un ponte sospeso su un abisso. È un onore essere considerati da un nemico una persona leale, perché io sono dalla parte dell’Occidente e non ho paura di essere attaccato”.

Inoltre, Alessandro Orsini ha chiesto ad Andrea Romano del Partito democratico di rinunciare ai privilegi parlamentari per essere querelato in merito alla sua affermazione sulla sua vicinanza a Putin, definendolo “pifferaio di Putin”

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