Bimbo di sei anni muore per un malore dopo aver fatto bagno

Redazione
Bimbo di sei anni muore per un malore dopo aver fatto bagno
immagine di repertorio

Bimbo di sei anni muore per un malore dopo aver fatto bagno. Tragedia in Sardegna, dove un bimbo di appena 6 anni è morto a seguito di un malore: è successo la scorsa notte in un’abitazione di Sanluri, nel dell’Isola.

La tragedia è avvenuta poco prima dell’una. Il bimbo, disabile e affetto da alcune gravi patologie psicomotorie, si trovava in casa insieme alla madre, una donna di 36 anni.

E stando a quanto emerso dai primi accertamenti il bimbo aveva da poco fatto il bagno, quando si sarebbe improvvisamente sentito male: si sospetta una crisi epilettica e respiratoria, di cui il bimbo era stato vittima anche in passato.

Stavolta, purtroppo, il malore si è rivelato fatale

È stata la mamma, operaia nata nello Sri Lanka, residente a Sanluri, dare subito l’allarme. Sul posto è arrivata un’ambulanza del 118, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del bimbo per arresto cardiocircolatorio.

Poco dopo sono giunti nell’abitazione anche i carabinieri della Compagnia di Sanluri che hanno avviato gli accertamenti e informato la Procura. Il magistrato ha disposto l’autopsia.

Ciclista travolto e ucciso sulla 130: “Tragedia annunciata, serve la pista ciclabile”

Basta con le “tragedie annunciate” lungo la Statale 130. È la presa di posizione di Maria Laura Orrù, sindaco di Elmas e consigliera regionale, dopo il tragico incidente costato la vita a un ciclista di 39 anni, investito da un camion in territorio di Assemini.

Un dramma che ha rinfocolato il dibattito sulla necessità di mettere in sicurezza le principali direttrici stradali dell’hinterland cagliaritano. “La Città Metropolitana di Cagliari – ha scritto Orrù su Facebook – ha sempre più necessità di collegamenti paralleli ed alternativi alle strade percorse quotidianamente dagli automezzi che si spostano da e per l’hinterland.

Le cronache, una volta ancora, riportano i tragici incidenti che coinvolgono i ciclisti che si ritrovano a percorrere o attraversare tratti di strada molto trafficati, non avendo delle piste dedicate. E ieri pomeriggio un ciclista ha perso la vita, lasciando ancora una volta familiari ed amici nel più straziante dolore. Bisogna porre rimedio a queste tragedie annunciate”.

Necessità di una pista ciclabile

“Nel tratto della SS130 che collega i comuni di Assemini, Decimomannu ed Elmas al capoluogo – sottolinea Orrù – si sarebbe dovuta realizzare una pista sicura, fisicamente separata dalle carreggiate destinate ai veicoli a motore, e negli anni le risorse economiche europee e regionali destinate a questo progetto sono state sfruttate solo parzialmente, con le tristi conseguenze di cui sopra”.

E ancora: “Le associazioni che promuovono la mobilità sostenibile da anni lamentano queste condizioni, ed è urgente dare voce alle loro istanze, che avrebbero un impatto immediato, sia per le persone che ogni giorno transitano ed usano mezzi di trasporto alternativi all’automobile, sia per gli stessi automobilisti che vedrebbero alleggeriti dal traffico i diversi chilometri in ingresso nella cintura della Città Metropolitana.

“Si doveva e si deve fare di più – conclude il sindaco di Elmas. Specie se si considera la gigantesca opportunità del PNRR, si doveva e si deve pensare a qualcosa di molto, molto più concreto ed immediato.

Dev’essere un intervento strutturato, che tenga in considerazione le necessità di mobilità locale per i comuni coinvolti; e quelle dei cittadini che li attraversano per raggiungere i nodi di collegamento intermodale quali stazioni ed aeroporti”. (unionesarda.it)

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