Bollette settembre 2025: perché arrivano aumenti del 7% e chi pagherà di più

Dopo mesi di tregua, le tariffe di luce e gas tornano a crescere. Arera conferma aumenti medi del 7% da settembre 2025.

Redazione
Bollette settembre 2025: perché arrivano aumenti del 7% e chi pagherà di più
Lampadina accesa accanto a bollette energetiche. Credit: Pixabay

A partire dal 1° settembre 2025, in tutta Italia le bollette di luce e gas subiranno un aumento medio del 7%, secondo quanto comunicato da ARERA. Dopo un biennio di riduzioni e stabilità, la crescita dei prezzi energetici preoccupa famiglie e imprese, con effetti diretti sul potere d’acquisto e sull’economia nazionale.

Perché i prezzi tornano a salire

L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha spiegato che la causa principale è l’aumento del costo delle materie prime sui mercati internazionali.
Secondo i dati diffusi, il prezzo del gas naturale in Europa è salito del 12% negli ultimi tre mesi, mentre l’elettricità ha registrato un rialzo del 9% rispetto al 2024.

Gli analisti segnalano che la riduzione delle scorte e le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno spinto verso l’alto i prezzi, incidendo in maniera diretta sulle tariffe al dettaglio.

L’impatto sulle famiglie

Per una famiglia tipo con consumi medi (2.700 kWh di elettricità e 1.400 m³ di gas), la spesa annuale potrebbe aumentare di circa 220 euro rispetto al 2024.
“Il rialzo non è allarmante come quello del 2022, ma rischia di pesare sulle fasce più deboli”, hanno sottolineato fonti vicine a Federconsumatori.

Effetti su imprese e PMI

Il rincaro delle bollette colpirà anche le piccole e medie imprese, soprattutto nei settori energivori come metalmeccanica e ceramica.
Secondo Confartigianato, il costo energetico rappresenta in media il 15% delle spese operative di una PMI, e un aumento del 7% può tradursi in minori margini e rallentamento degli investimenti.

L’associazione ha chiesto al Governo di estendere i crediti d’imposta e di accelerare il piano per le comunità energetiche, già previsto entro fine 2025 dal PNRR.
Un’analisi pubblicata da Il Sole 24 Ore sottolinea come l’Italia resti tra i Paesi UE con le tariffe domestiche più alte.

Confronto con gli anni precedenti

Nel 2022, in piena crisi energetica post-pandemia, le bollette erano salite oltre il 50%, toccando livelli record.
Il biennio 2023–2024 aveva invece visto un calo complessivo del 30%, grazie anche agli interventi del Governo e al ribasso dei mercati.

Rispetto ad altri Paesi europei, l’Italia mostra una maggiore volatilità dei prezzi, dovuta alla dipendenza dalle importazioni di gas. Secondo Eurostat, nel 2024 il 73% del gas consumato in Italia proveniva dall’estero, contro una media UE del 58%.

Le possibili contromisure

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha confermato che verranno prorogati i bonus sociali per le famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro.
Inoltre, è in fase di studio un nuovo decreto che prevede incentivi per l’efficienza energetica domestica e sgravi fiscali per l’installazione di pannelli solari.

Un approfondimento sul tema è disponibile nella sezione Economia e Imprese di Linserto.it.


Sul fronte energia, rimane centrale anche il tema delle comunità energetiche, già trattato in un nostro focus su energie rinnovabili in Italia.

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